rotate-mobile
Attualità

Dopo l'ufficio distrutto, Poste Italiane assicura: «La tecnologia ci permette di garantire sicurezza»

L'azienda interviene all'indomani dell'episodio costato la denuncia a un 40enne, che ha provocato ingenti danni nella sede di Piove di Sacco. Le rapine sono diminuite del 33%

Meno rapine e reati in genere, grazie soprattutto a costanti investimenti nell'ambito tecnologico che permettono di avere strumenti e locali sotto stretta sorveglianza. Lo precisa Poste Italiane per rassicurare gli utenti padovani nell'utilizzare le filiali del gruppo.

La sfuriata

Il comunicato dell'azienda arriva all'indomani della violenta sfuiata che martedì a Piove di Sacco ha visto il 40enne marocchino A.A. causare danni per decine di migliaia di euro sfasciando a calci e pugni l'interno dell'ufficio postale. Il motivo sarebbe stato un ritardo nella consegna del reddito di cittadinanza e la mattinata di follia si è conclusa con la denuncia del nordafricano.

I numeri del sistema di controllo di Poste Italiane

Un episodio sgradevole ma isolato secondo Poste Italiane, che registra invece un importante diminuzione dei reati ai danni dei propri esercizi. Secondo il recente rapporto dell’osservatorio intersettoriale Ossif, dal 2014 al 2018 le rapine sono calate del 33%. Questo grazie ai costanti e ingenti investimenti nel campo della tecnologia, a partire dai metodi di controllo dei flussi di denaro. Nel Padovano gli uffici postali sono 167 e la maggior parte ad oggi è dotata di un caveau o di una struttura blindata in cui sono custodite le casseforti ad apertura temporizzata. Sono invece 297 gli sportelli con dispositivo "RollerCash" che consentono l'apertura dei cassetti con il denaro solo a operazione ultimata. Gli sportelli Atm Postamat sono 94 in tutta la provincia, tutti dotati del macchiatore che rende inutilizzabili le banconote in caso di forzatura dall'esterno. Quelli di ultima generazione inoltre sono anche dotati del sistema “Antiskimming” che impedisce la clonazione delle carte.

Le telecamere

Fondamentale è anche l'investimento negli impianti di videosorveglianza: sono 495 gli occhi elettronici che vigilano dentro e nelle vicinanze degli uffici postali padovani, divisi in 124 impianti a circuito chiuso. Telecamere che non solo monitorano eventuali furti commessi durante l'orario di chiusura, ma che permettono anche di risalire all'identità dei banditi e che, con un
sofisticato software intelligente, consentono di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli Atm, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell’ordine. «Questo sistema ha permesso nel corso del 2019 di sventare il 40% dei tentativi di furto» spiega l'azienda. Un esempio è quello del 15 dicembre a Pontelongo dove nonostante una banda abbia fatto saltare lo sportello Postamat, il centro di telesorveglianza aveva consentito l'immediata attivazione dei carabinieri e costretto alla fuga i banditi che avevano trafugato solo parte del denaro.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo l'ufficio distrutto, Poste Italiane assicura: «La tecnologia ci permette di garantire sicurezza»

PadovaOggi è in caricamento