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Martedì, 16 Aprile 2024
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Vertice in Prefettura sulle infiltrazioni, Grassi: «Diffondiamo cultura dell'antimafia sociale»

Grassi ha convocato il tavolo permanente in materia di legalità e prevenzione delle possibili penetrazioni nel tessuto economico e sociale della provincia, dopo aver avvertito l’esigenza di creare una rete per prevenire i pericoli nei settori dell’economia legale

Si è riunito, questa mattina, 27 ottobre, in Prefettura, per la seconda volta, il tavolo permanente in materia di legalità e prevenzione delle possibili infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale della provincia, istituito nello scorso mese di aprile dal Prefetto Raffaele Grassi, che ha avvertito l’esigenza di creare una “rete” per prevenire i pericoli delle infiltrazioni nei settori dell’economia legale. Nel corso della riunione, è stato fatto il punto della situazione sul tema della legalità con tutti gli attori sociali e istituzionali della città e ognuno ha espresso il proprio parere nell’ottica di costruire sicurezza “assieme”. L’obiettivo di questi incontri è raccogliere ogni elemento che possa essere adeguatamente valorizzato al fine di prevenire fenomeni illegali quali l’infiltrazione mafiosa in settori specifici, facendo “sistema” con le Istituzioni dello Stato preposte all’azione di contrasto.

Lavoro e sindacati

La presenza delle forze datoriali, sindacali e commerciali va in questa direzione ed è stata fortemente voluta dal Prefetto, nella convinzione che la rete creata possa oltre modo rinforzare il senso di “antimafia sociale” che considera la comunità primo baluardo della legalità. In tale ottica saranno programmati incontri con i diversi operatori di categoria per sviluppare una rinnovata cultura antimafia.

Grassi

«Leghiamoci nella legalità - le prime parol del prefetto, Raffaele Grassi - .Credo che questi incontri con tutte le parti attive della società rafforzino il senso della partecipazione della comunità alla costruzione di modelli di sicurezza più performanti, adeguati alle esigenze dei tempi. Diffondere la cultura dell’“antimafia sociale” vuol dire mettere tutte le comunità a conoscenza dei danni che le infiltrazioni mafiose possono cagionare al tessuto economico e sociale padovano. Vuol dire, inoltre, esprimere una ferma e netta posizione contro la criminalità organizzata mafiosa, azione questa che, attraverso le segnalazioni che perverranno, vuole sostenere lo sforzo degli investigatori e degli inquirenti che istituzionalmente si dedicano alla conseguente azione di contrasto, ai quali va il mio personale ringraziamento per le attività che stanno compiendo in maniera egregia. Vuol dire, insomma, alzare il livello dell’asticella su un fenomeno criminale che va combattuto a tutto campo. Ecco perché ho voluto conferire a questo tavolo carattere di sistematicità. Erigiamo un muro assieme contro il pericolo dell’infiltrazione mafiosa, che è concreto a fronte anche degli ingenti finanziamenti che arriveranno nella città e nella provincia di Padova connessi al PNRR e che saranno oggetto di attento approfondimento da parte delle Forze dell’ordine.»

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