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Consegnati al Bo i riconoscimenti per la V edizione del premio letterario "Memo Geremia"

Ideato da Confcommercio Ascom Padova con la collaborazione di ALI Librai Nazionale, il premio gode del patrocinio gratuito del Senato della Repubblica, del Consiglio Regionale del Veneto e della Provincia di Padova, dell’Università

“Un premio “vero” che viene assegnato al termine di “vere” letture e questo è un valore aggiunto per il riconoscimento intitolato a Memo Geremia”. Ci ha pensato la nota giornalista Alda D’Eusanio a mettere in risalto il tratto distintivo del premio letterario sportivo “Memo Geremia”, giunto alla quinta edizione e che giovedì nella splendida cornice dell’Aula Magna dell’Università di Padova, ha incoronato Manolo, alias Maurizio Zanolla, vincitore con il libro “Eravamo immortali” (Fabbri) la affascinante biografia di un atleta che scalando le montagne a mani nude ha voluto ricordarci che la natura va amata e non offesa.

Il premio

Ideato da Confcommercio Ascom Padova con la collaborazione di ALI Librai Nazionale, il premio gode del patrocinio gratuito del Senato della Repubblica, del Consiglio Regionale del Veneto e della Provincia di Padova, dell’Università, di Unioncamere nazionale e della Camera di Commercio di Padova, del patrocinio e contributo del Comune di Padova e della collaborazione di Padova Promex, oltre che del Coni Regionale assieme alla società sportiva Petrarca Rugby, con la Banca Patavina di Sant’Elena e Piove di Sacco come main sponsor. Ottimamente condotta dal giornalista Luca Ginetto la serata ha preso avvio con gli indirizzi di saluto del prorettore dell’Università, Antonio Paoli; dell’assessore allo sport, Diego Bonavina; del presidente della Camera di Commercio, Antonio Santocono e del presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova, Patrizio Bertin che ha chiuso il suo intervento con una frase del compianto Pietro Mennea «che ben rappresenta – ha detto il presidente – lo spirito del premio. Ho cercato di trasmettere le mie esperienze nei numerosi libri che ho scritto soprattutto per stimolare i giovani a credere nello sport vero».

Gli altri premi

Con Manolo, che ha superato tutti gli step di giudizio di una giuria che ha vagliato qualcosa come una sessantina di libri, sono stati premiati anche Francesco Trento e Volfango De Biasi che con “Crazy for football” (Longanesi) si sono aggiudicati il Premio Speciale ALI Librai. Una storia, quella raccontata dai due autori (ieri sera accompagnati dallo psichiatra Santo Rullo artefice primo di una “scommessa” vinta, quella di portare una nazionale di calcio di pazienti psichiatrici ai mondiali di Tokyo) che ha emozionato il folto pubblico intervenuto alla serata così come ha colto con grande simpatia l’iniziativa di Ilaria Leccardi, vincitrice con “Igor Cassina. Il ginnasta venuto dallo spazio” (Bradipolibri) del Premio Speciale Coni che con lo stesso Cassina (latore di un videomessaggio) ha deciso di destinare i proventi del libro ad un’iniziativa benefica a favore dell’associazione “Insieme per Fili”. Claudio Pallottini ha invece ottenuto il premio per la Letteratura con “Fair Play” (Marsilio), la storia inventata di un bimbo appassionato di calcio che cresce nel contesto, quello sì popolato dai campioni veri in campo tra il 1994 ed il 2004.

Galtarossa e Galeazzi

La consegna dei premi è stata per tutti anticipata dalla proiezione di un breve filmato ed è stato quello che introduceva il premio alla carriera sportiva a Rossano Galtarossa lo spezzone che, complice la telecronaca di Giampiero Galeazzi in occasione dell’oro olimpico nel quattro di coppia del canottiere padovano, ha raccolto una vera e propria ovazione. «Merito anche di Giampiero – ha riconosciuto Galtarossa – se il nostro sport ha abbandonato la sua nicchia per diventare sport conosciuto dal grande pubblico». Esattamente quello che è avvenuto per i tuffi che nell’abbinata Tania Cagnotto (atleta) e Stefano Bizzotto (telecronista Rai) hanno trovato modo di incollare al teleschermo milioni di spettatori. E proprio Bizzotto (peraltro autore di uno dei libri giunti alla semifinale del premio Geremia, “Il giro del mondo in una coppa”) ha ricevuto, assieme a Federico Fusetti di Sky e Vittorio Munari di DMax il “Premio Speciale del Presidente” quest’anno destinato, per l’appunto, ai telecronisti sportivi.

Gli altri contributi

Numerosi gli altri contributi avvenuti nel corso delle premiazioni alle quali hanno preso parte anche il vicesindaco Arturo Lorenzoni, i vicepresidenti dell’Ascom Franco Pasqualetti e Ilario Sattin, il componente di giunta Mario Beltrame, il figlio di Memo Geremia, Giampietro, il vicepresidente dell’Ali Librai Confcommercio nazionale, Alberto Galla e quello provinciale Antonio Zaglia.
Significativi gli interventi della vicepresidente dell’Ascom, Silvia Dell’Uomo, che ha “raccontato” l’impegno lungo mesi di una giuria che, tra gli altri, ha visto partecipi, in questi cinque anni di letture e valutazioni, anche alcuni dei campioni olimpici padovani (e a testimoniarlo ci ha pensato Francesca Bortolozzi) ed è, fin dalla prima edizione, presieduta da Dino Ponchio il quale, nel suo intervento, non ha mancato di sottolineare la contrarietà del mondo dello sport al progetto del governo circa il riassetto del Coni.
Infine, a mettere la classica ciliegina sulla torta di un momento al tempo stesso culturale e sportivo ci hanno pensato, in rappresentanza della formazione allenata da O’Shea,  due dei nazionali di rugby che domani, all’Euganeo, affronteranno l’Australia.
Per la cronaca, nelle edizioni passate, il premio Geremia ha avuto come vincitori Lisi Bovolenta, Bebe Vio, Marco Tardelli e Alex Zanardi.

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