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Una padovana tra i finalisti del Premio San Paolo: Roberta Tecchio si classifica terza

“Alziamo i muri, ma per gioco”, recita il titolo del racconto classificatosi alle spalle de “Il richiamo” di Barca Nicola (Milano) e “Dove l’erba è più verde” di Chenetti Loreta (Belluno)

La giovane padovana Roberta Tecchio chiude il terzetto dei vincitori della XXI Edizione Biennale del Premio Letterario San Paolo di Treviso. “Alziamo i muri, ma per gioco”, recita il titolo del racconto classificatosi al terzo posto del concorso, alle spalle de“Il richiamo” di Barca Nicola (Milano) e “Dove l’erba è più verde” di Chenetti Loreta (Belluno).

Il concorso

Il premioha visto la partecipazione di poeti da ogni parte d’Italia conoltre duecentoopere in gara, suddivise in quattro sezioni.La tematica sulla quale gli scrittori sono stati chiamati a confrontarsi era particolarmente ambiziosa: Frontiera,viaggio, sogno e identità. La frontiera come metafora di vita, della storia e del divenire dell’uomo: un tema oggi più̀ che mai di stretta attualità̀.La premiazione si è svoltaieri pomeriggio, sabato 20 ottobrepresso l’Auditorium del museo di Santa Caterina a Treviso, alla presenza del sindaco Mario Conte, con la partecipazione di esponenti del mondo culturale e artistico cittadino. «Roberta, già tra le finaliste dell’edizione 2016, in una situazione fresca e giovanile in ambito sportivo crea il grande simbolo della frontiera e dell’identità. Con una prosa spigliata descrive la passione per uno sport in cui il murodella rete cementa i rapporti e non li divide», commenta il giornalista Guido Lorenzon, presidente della giuria.

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