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Le suore elisabettine premiate dalla polizia per l'impegno verso i più deboli

Durante il concerto della banda musicale della polizia le religiose hanno ricevuto il premio “#essercinsieme”. A consegnarlo il questore Fassari alla presenza del prefetto Gabrielli

Quella dell'11 giugno è stata una giornata intensa per la polizia di Padova, che ha ricevuto la visita del vertice nazionale Franco Gabrielli. L'occasione della firma del protocollo d'intesa con l'università ha visto anche inaugurare una mostra della polizia scientifica e il concerto della banda della polizia al teatro Verdi.

Al Bo

Dopo aver sancito insieme al rettore Rosario Rizzuto la collaborazione tra il Dipartimento di pubblica sicurezza e l'ateneo per la reciproca crescita di agenti e universitari, Gabrielli ha visitato la mostra “Frammenti di storia” e il palazzo Bo. La cerimonia si è poi spostata al teatro cittadino dove si è esibita la banda della polizia e dove il questore Paolo Fassari ha consegnato il premio “#essercinsieme”.

Il capo della polizia al Bo per la firma del protocollo con l'università

Il concerto

La banda della polizia di Stato, che ha una storia lunga oltre ottant'anni e rappresenta un’eccellenza mondiale, è stata diretta dal maestro Maurizio Billi ed è stata affiancata per l’occasione dal soprano Federica Balucani e dal tenore Aldo Caputo. L’evento ha visto la partecipazione del direttore della Direzione Centrale Anticrimine Francesco Messina, del direttore del Servizio Polizia Scientifica Luigi Rinella, del prefetto Renato Franceschelli e del sindaco Sergio Giordani.

Il premio

Nel corso della serata, in occasione del Giugno Antoniano, il questore ha conferito il premio #essercinsieme alle suore terziarie francescane elisabettine. Un riconoscimento concesso per il pluriennale impegno profuso a favore dei più deboli e bisognosi della città, con l’opera svolta alle cucine popolari e in molte altre iniziative. L’impegno delle elisabettine trova massima espressione nell’opera di suor Lia Gianesello, per trent’anni coordinatrice delle cucine popolari che, al fianco di numerosi volontari, ha dedicato ogni energia per la dignità degli ultimi. «Suor Lia, ora a riposo, ha passato alle consorelle e ai volontari il prezioso testimone per continuare un’opera che rende orgogliosi tutti i padovani» ha spiegato Fassari.

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