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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Riaprono nidi e materne, Giordani e Piva alle famiglie: «Primi luoghi di crescita sociale»

Il sindaco e l'assessora scrivono un a lettera alle famiglie. Il primo settembre riprendono le attività e i primi inserimenti, mentre l'8 c'è l'incontro per decidere della settimana corta

Il primo settembre riaprono gli asili nido e le scule d'infanzia comunali. In occasione dell'inizio dell'anno scolastico il sindaco Sergio Giordani e l'assessora alle politiche scolastiche Cristina Piva hanno inviato una lettera alle famiglie

La lettera

«Carissimi tutte e tutti,

tra qualche giorno inizierà un nuovo anno scolastico e vorremmo porgere il nostro più caloroso benvenuto/a e bentornato/a a tutte le bambine e i bambini che frequenteranno i nidi e le scuole dell’infanzia della città. In questi luoghi cominceranno a fare esperienze di crescita e di socialità oltre a conquistare le prime autonomie. Cominceranno ad accorgersi e a capire di essere legati tra loro da vincoli sociali determinanti per una comunità. Tutti piccoli passi che contribuiranno a forgiare il loro carattere e la loro personalità. Sono esperienze importanti che lasciano un segno indelebile e di cui, ne siamo certi, sono consapevoli tutte le persone che a vario titolo e con diverse modalità, si occuperanno di loro. Siamo certi che sapranno farlo collaborando in armonia e con spirito di squadra per raggiungere gli obiettivi. Stiamo vivendo purtroppo un periodo irto di difficoltà e popolato da scenari sconfortanti per il futuro: la diffusione del virus Sars-Cov-2 ancora in atto seppur meno pressante, la guerra arrivata alle porte della nostra Europa, non ci permettono di riprendere una normalità tanto sperata. Le incertezze e le diffuse difficoltà economiche si faranno sentire nelle nostre famiglie e queste riflessioni dovranno farvi ancor più vicini ai piccoli che, percependo le difficoltà del quotidiano, saranno ancora più fragili e vulnerabili. La povertà educativa spesso inizia da bisogni non colti o non soddisfatti. Consapevoli di tutto questo e vicini alle necessità e alle richieste dei più piccoli, porgiamo a tutte le loro famiglie, a tutti gli operatori, educatori, insegnanti e ai dirigenti dei vari servizi per l’infanzia il nostro più affettuoso saluto e la nostra vicinanza e considerazione per il loro prezioso lavoro»

Settimana corta

Intanto, dopo la lettera inviata dall'amministrazione ai presidi, per chiedere la disponibilità alla settimana corta, giovedì 8 settembre alle 15 è stato organizzato in Provincia un incontro con i dirigenti degli Istituti Scolastici e il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale. «Una scelta così importante – ha dichiarato Vincenzo Gottardo, reggente di Palazzo Santo Stefano – va condivisa e concordata con tutti i consiglieri provinciali per interloquire direttamente con i presidi dei 37 istituti scolastici della Provincia di Padova. Personalmente sono favorevole alla settimana corta, l’ho promossa e attuata con risultati ampiamenti positivi anche a Campodoro alcuni anni fa, quando ancora si parlava poco di questa modalità. Il caro bollette è un tema sul quale il Governo deve intervenire con urgenza con misure tempestive ed efficaci per calmierare i prezzi dell’energia e contenere i costi delle bollette Ma mi piacerebbe che parlassimo di settimana corta non solo per ridurre i costi, ma per un buon modo di fare scuola, che preveda una diversa distribuzione delle lezioni nei giorni della settimana, che valorizzi il riposo, il tempo della famiglia, dello sport che ogni studente potrà ritrovare nella giornata del sabato.  La Provincia ha istituito quindi un tavolo di lavoro per un confronto diretto con tutti i dirigenti, perché il fatto di riorganizzare l’orario scolastico di 55mila studenti che ogni giorno si muovono per andare a scuola, è una scelta che coinvolge molti più enti e soggetti, non soltanto le scuole, ma innanzitutto la variazione degli orari di trasporto. Non parlo assolutamente di Dad, perché abbiamo visto che gli effetti della didattica a distanza sugli apprendimenti e sulle relazioni, non sono stati buoni, ma di un eventuale rientro pomeridiano che sarebbe da studiare attentamente calibrandolo sulle diverse esigenze. In occasione di questa riunione si valuteranno le opinioni, le proposte, ma anche le contrarietà, per lavorare assieme ad un progetto fattivo, condiviso, che veda la ripartenza di un anno scolastico il più sereno possibile».

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