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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il prof. Crisanti: «L'assalto al centro conseguenza logica dopo un mese chiusi in casa. Ci deve pensare la politica»

Intervista al professor Andrea Crisanti che usa parole al miele per Padova e giustifica le persone che nel week end hanno affollato le città in tutto il Paese: «Siamo nella fase discendente della seconda ondata ma non è tutto finito. Pericolosa una narrazione di questo tipo»

«Sento una grande nostalgia per i tempi prima della pandemia. Quando cammino per Padova, i primi mesi vedevo una città piena di vita, iniziative e giovani. Spero di tornare al più presto a vederla così». A pronunciare queste parole è il direttore di microbiolgia, il prof Andrea Crisanti. Lo incrociamo in via Manin, il professore, mentre cammina verso Piazza Duomo.

Disponibile come sempre, facciamo un po’ di strada con lui. Scherziamo sul falso scoop che lo vedeva prima lasciare l'Università di Padova e trasferirsi allo Spallanzani e oggi sul fatto che si scrive essere in corsa per la nomina a Ministro: «Quante chiacchiere per niente. Sono tutte fantasie. Sulla prima poi posso dire che a Padova ci sto benissimo, sulla seconda che sono il frutto dell'immaginazione di qualcuno».

Sgombrato il campo quindi da argomenti fuorvianti, chiediamo invece che idea si è fatto sul futuro prossimo rispetto alla pandemia: «Il giorno in cui ci toglieremo la mascherina dipende da due fattori, strettamente collegati: la velocità della campagna di vaccinazione - precisa il professore - e al tempo stesso il monitoraggio e la sorveglianza su varianti che possono essere resistenti al vaccino. Penso che questo sia importante per raggiungere la cosiddetta “immunità di gregge” di cui tanto si parla. Quel valore soglia si raggiunge quando Rt è e resta uguale a 1 anche se ci leviamo la mascherina e non usiamo più nessuna precauzione. Anche se i casi a quel punto sono cinque o diecimila, questi non aumentano e quindi ci si concentra solo ad abbassarne quel numero. E’ il tracciamento la cosa più importante a quel punto, perché l’obiettivo è interrompere le catene di trasmissione. E’ così che si raggiunge l’immunità di gregge anche se  questo non vuol dire che il virus sparisce, si raggiunge solo una condizione meno preoccupante. Eliminare totalmente questo virus è quasi impossibile, ci vogliono decenni: nella storia siamo riusciti a eliminare il virus del vaiolo e siamo vicini a fare lo stesso con quello della polio. Ma ci sono voluti quarant’anni».

Inevitabile chiedere come valuta ciò che è accaduto lo scorso week end in tante città, non solo a Padova: centro preso d’assalto da tante persone, assembramenti: «Siamo nella fase discendente della seconda ondata ma non è tutto finito e non bisogna incoraggiare una narrazione di questo tipo. Penso che se si da la possibilità di gente di uscire dopo un mese e più che erano dentro casa, è normale vedere scene come quelle di sabato scorso. Ci deve quindi pensare la politica».

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