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Formazione e accompagnamento al fare impresa per i migranti: al via il progetto Futurae

Il progetto si rivolge a un’ampia platea di aspiranti imprenditori composta da migranti, seconde generazioni e cittadini dell’Unione Europea e proprio attraverso l’azione delle Camere

Sostenere l’apertura di nuove imprese da parte di migranti: con questo obiettivo Unioncamere nazionale e il Ministero del Lavoro hanno lanciato il progetto Futurae, a cui ha aderito anche la Camera di Commercio di Padova, finanziato dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie. Con il progetto Futurae prende infatti il via un programma di formazione e affiancamento presso una serie di Camere di Commercio attive in 20 province italiane,

Percorsi di orientamento

Il progetto si rivolge a un’ampia platea di aspiranti imprenditori composta da migranti, seconde generazioni e cittadini dell’Unione Europea e proprio attraverso l’azione delle Camere i candidati verranno inseriti in percorsi di orientamento e di valutazione della loro propensione imprenditoriale, al termine dei quali una parte di loro accederà a iniziative di accrescimento delle competenze tecniche, organizzative, commerciali e normative rispetto al contesto economico-imprenditoriale italiano. In una fase successiva, gli aspiranti imprenditori saranno affiancati nello sviluppo dei business plan, nell’individuazione di canali di finanziamento e nell’accesso al credito. Infine, verranno selezionati e accompagnati allo start up i progetti più sostenibili, per creare nuove aziende a titolarità migrante o mista. Sono infatti aperte le candidature per la selezione dei docenti ed esperti per la realizzazione del primo percorso di formazione ed accompagnamento all’avvio d’impresa. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire alla pec: progetti@pd.legalmail.camcom.it entro le ore 12 di martedì 4 agosto 2020.

Imprese e migranti

«Di fronte ai sempre più elevati flussi migratori, come camera di commercio riteniamo che oltre alle politiche di accoglienza, vadano messi in campo strumenti e politiche di integrazione per favorire l’inclusione attiva dei migranti nel nostro territorio», commenta il presidente della Camera di Commercio di Padova Antonio Santocono. «E questo vale ancora di più oggi, che ci troviamo a fare i conti con i problemi connessi all’emergenza sanitaria. Tra queste azioni, un ruolo fondamentale ce l’hanno quelle di supporto all’avvio dell’attività imprenditoriale, che vedono le Camere di Commercio protagoniste e fortemente impegnate per accompagnare chi vuole trasformare una buona intuizione in un progetto di vita e di lavoro». A queste azioni sui territori, il progetto Futurae ne affiancherà altre a livello nazionale per studiare le caratteristiche e le potenzialità dell’imprenditoria migrante, anche nei suoi rapporti con il resto del sistema produttivo, in modo da poter orientare meglio politiche e interventi. Sarà questo il compito di un Osservatorio nazionale sull’inclusione socioeconomica e finanziaria, che metterà a fattore comune i dati già in possesso delle Camere di commercio, realizzerà ulteriori indagini e pubblicherà un rapporto con i risultati. Secondo gli ultimi dati elaborati da Unioncamere-InfoCamere sulla base dei registri delle Camere di Commercio, le imprese migranti sono oltre 621 mila, il 10% delle imprese registrate in Italia, concentrate prevalentemente nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (oltre 210 mila imprese), nelle costruzioni (quasi 142 mila) e nei Servizi di alloggio e ristorazione (circa 52 mila). Si tratta prevalentemente di ditte individuali (oltre 475 mila, il 76%) e i Paesi d’origine più rappresentati tra i titolari sono - nell’ordine - Marocco, Cina e Romania.

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