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"Non parcheggiare qui!": parte da Padova la campagna di sensibilizzazione pro non vedenti

Stampati mille cartellini plastificati con un taglio laterale sull'occhiello superiore che consente di essere facilmente appeso ai manubri di cicli e motocicli parcheggiati pericolosamente, in modo da segnalare all'interessato il disagio e il danno che sta causando

"Sensibilizzare". Una parola risuonata più volte nel corso della conferenza stampa di presentazione. Perché molto (e troppo) spesso chi possiede il dono della vista non pensa a chi non ha questa fortuna: al via a Padova la campagna "Non parcheggiare qui! Per me che non vedo è molto pericoloso".

Il cartellino

Una campagna di sensibilizzazione promossa dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Onlus Aps - Sezione territoriale di Padova con il patrocinio e il contributo del Comune di Padova - Assessorato alla Mobilità nell'ambito delle iniziative per il centenario della fondazione dell'Uic, che ricorrerà nel 2020. E si tratta di un progetto tanto semplice quanto efficace: sono stati infatti stampare mille cartellini plastificati con un taglio laterale sull'occhiello superiore che consente di essere facilmente appeso ai manubri di cicli e motocicli parcheggiati pericolosamente, in modo da segnalare all'interessato il disagio e il danno che sta causando e così da poter essere anche un indicatore di comportamento da evitare anche per gli altri cittadini. Il cartellino riporta i loghi dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Sezione di Padova e del Comune di Padova e la dicitura "Non parcheggiare qui! Per me che non vedo è molto pericoloso" da un lato in italiano e nell'altro in inglese, con tanto di emoticon che fa l'occhiolino.

Lorenzoni e Mobike

Tutto, infatti, nasce dalla necessità di sensibilizzare la cittadinanza sul problema dei mezzi di trasporto mal parcheggiati su marciapiedi o su luoghi di transito dei pedoni, in particolar modo i portici. I non vedenti, infatti, nei loro percorsi usano come guida naturale i muri degli edifici che affacciano sulla strada, ai quali però spesso vengono appoggiati bici e moto: un problema per i non vedenti, perché il bastone bianco individua l'ostacolo ma senza percepire la reale dimensione del manubrio, che finisce così per intralciare il cammino. Un tema che sta particolarmente a cuore al vicesindaco Arturo Lorenzoni, che dichiara: «Segnalando il disagio per qualcuno, miglioriamo la qualità della vita di tutte e tutti, costruendo una comunità in cui prima di tutto viene il rispetto per gli altri». E a chi gli fa notare che il problema può essere acuito dalle Mobike il vicesindaco spiega: «Abbiamo chiesto proprio a Mobike di mandare un messaggio agli iscritti al servizio invitandoli a non lasciare le proprie bici in posti scomodi e scorretti»

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