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Nodo viario Padova Est, firmato il protocollo tra Regione e Comune

Lo schema di Protocollo prevede l’istituzione di Tavolo Tecnico composto dagli organi tecnici delle due parti per individuare soluzioni e coordinare iniziative per la mitigazione e risoluzione delle criticità viarie del quadrante

«Completare e rendere efficiente il disegno della rete stradale sulla base dell’analisi della domanda di trasporto e degli impatti delle nuove infrastrutture sul sistema socioeconomico del Veneto è una delle priorità della Regione, attraverso il Piano Regionale dei Trasporti. Il Protocollo d’Intesa sottoscritto oggi con il Comune di Padova, rivolto al potenziamento ed efficientamento del nodo viario di Padova Est e della viabilità nel quadrante Est di Padova va esattamente in questa direzione e sancisce una collaborazione virtuosa tra enti le cui reciproche competenze amministrative sono fondamentali per arrivare alla soluzione delle delicate problematiche viabilistiche, urbanistiche, ambientali e di sicurezza che coinvolgono la pianificazione e gestione di un nodo viario così strategico per il Veneto»: con queste parole il Presidente della Regione Luca Zaia commenta la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra Regione e Comune di Padova per l’avvio di un tavolo tecnico di confronto volto ad individuare le soluzioni progettuali e coordinare le iniziative necessarie al miglioramento dei trasporti sul nodo viabilistico di Padova Est.

Protocollo

Aggiunge Zaia: «Le evoluzioni del tessuto economico e sociale rendono necessario un approccio coordinato e programmato delle istituzioni, per permettere una pianificazione adeguata alle necessità di mobilità delle merci e delle persone nel territorio regionale, con particolari attenzioni ad alcune zone che costituiscono degli snodi di grande rilevanza per il traffico. Uno di questi è rappresentato proprio dal quadrante Est di Padova che, per collocazione geografica all’incrocio di importanti direttrici viarie, sia di rango autostradale (A4, A13) che stradale (tra le principali da Nord, la SR 515, la SR 308, la Tangenziale Nord, da Est, la SR 11, la Tangenziale Est), si pone come prototipo di sviluppo per la presenza di attività commerciali, industriali e di servizi. A livello locale, inoltre, il nodo viario di Padova Est è la cerniera tra il centro storico della città, la zona industriale ed il suo Interporto, la viabilità autostradale ed il confluire verso la città ed i suoi servizi, dei comuni della cintura urbana».  A conferma della centralità del quadrante, tra le diverse proposte d’intervento inserite nel Piano Regionale dei Trasporti alcune sono connesse proprio al nodo viario di Padova Est. Tra esse: la previsione di ampliamento a 3 corsie dell’Autostrada A13 Padova-Bologna nella tratta Padova- Monselice; l’aumento di capacità dell’autostrada A4 fino allo svincolo con la A57 e la razionalizzazione del Casello di Padova Est; il censimento dei “colli di bottiglia” e delle principali criticità infrastrutturali sulla rete ordinaria regionale e provinciale. «Quello siglato, è uno strumento che non servirà solo al miglioramento del nodo viario ma che consentirà di dotare Padova di una rete infrastrutturale di trasporti che sappiano supportare adeguatamente il ruolo della città all’interno del contesto strategico regionale», conclude Zaia.

Tavolo tecnico

Lo schema di Protocollo prevede l’istituzione di Tavolo Tecnico composto dagli organi tecnici delle due parti per individuare soluzioni e coordinare iniziative per la mitigazione e risoluzione delle criticità viarie del quadrante. La Regione si impegna ad inserire, all’interno dei propri strumenti di programmazione, gli interventi da attuare nella rete viaria di propria competenza: in particolare, i primi approfondimenti tecnici effettuati da Veneto Strade hanno fatto emergere condizioni critiche per la SR308, tra gli svincoli 18 e 19, dove si verificano giornalmente situazioni di congestione del traffico e che evidenziano l’esigenza di realizzare la terza corsia per senso di marcia, allargando le zone di scambio tra gli svincoli. In capo al Comune di Padova, il riconoscimento della necessità di portare ad attuazione l’infrastruttura nota come “Arco di Giano”, presente da tempo negli strumenti di pianificazione comunale.

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