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SINDACATI / Brugine

Carel, raggiunta ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo

C'è il via libera per il periodo 2022-2024, dopo mesi di intensa trattativa fra le parti. Il testo è stato valutato positivamente dai lavoratori e dalle lavoratrici in assemblea e votata con il 98% delle preferenze

Alla Carel di Brugine si è finalmente raggiunta un’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale 2022-2024, dopo mesi di intensa trattativa fra le parti. Il testo è stato valutato positivamente dai lavoratori e dalle lavoratrici in assemblea e votata con il 98% delle preferenze. L’ipotesi di accordo riguarda molteplici aspetti della vita aziendale, in particolare, sono state incrementate le informazioni a disposizione della Rsu, sono stati confermati e ulteriormente aumentati gli strumenti di welfare già presenti (contributi per asilo nido, scuole dell’infanzia, secondarie di secondo grado e università; borse di studio, permessi aggiuntivi), è stato completamente rivisto l’impianto del premio di risultato, che risulta oggi completamente detassabile e con un importo cha va da un minimo di 1.300 a un massimo di 3.400 euro. Inoltre, sono stati aumentati i salari più bassi sia nella parte fissa, sia variabile e infine sono stati raggiunti importanti risultati in termini di stabilizzazioni e di diritti per le lavoratrici e i lavoratori somministrati.

Rsu

«Il rinnovo del contratto integrativo aziendale è motivo di orgoglio per la RSU: al termine di una lunga trattativa durata mesi, con numerosi incontri, possiamo affermare che l’accordo raggiunto consolida il percorso storico di miglioramento sia dei diritti, sia della parte economica - sostengono le Rsu della Carel - .Un ottimo risultato, frutto dell’impegno costante della RSU, della Fiom e del sostegno delle lavoratrici e lavoratori, che hanno seguito l’intero percorso democratico che ha portato alla sigla del contratto, approvandone quasi all’unanimità i contenuti.” Hanno dichiarato le RSU della Carel.

Cgil

«L’accordo della Carel si pone fra gli accordi di secondo livello più importanti della provincia sia per i contenuti che per i riconoscimenti - evidenzia Loris Scarpa, segretario generale della Fiom Cgil di Padova - .È un accordo in cui ci sono materie attuali come la formazione e la digitalizzazione, il welfare come il riconoscimento delle condizioni di diritto dei cittadini e dei lavoratori e la definizione di un salario certo. L’accordo è in linea con gli argomenti del contratto nazionale e li sviluppa ulteriormente come nel caso dell’inquadramento e delle stabilizzazioni. Per quanto riguarda la salute e la sicurezza vengono introdotti dei sistemi di controllo e di partecipazione che si concretizzano attraverso la formazione immediata e le attività di prevenzione e, inoltre, si introducono anche riduzioni di orario di lavoro settimanale. Infine, affronta e sviluppa il tema delle relazioni sindacali in termini di trasparenza e condivisione utili per comprendere la situazione aziendale e definire una contrattazione coerente con il contesto in cui si trovano lavoratori e lavoratrici. Anche in questo caso non possiamo non sottolineare quanto i percorsi democratici all’interno dei luoghi di lavoro facciano la differenza».

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