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Chiusura cavalcavia Borgomagno, Ragona: «Non crolla, ma va preservato»

L'assessore alla mobilità risponde alle polemiche nate dopo lo stop alle auto in direzione Arcella, ma apre alle alternative nate dai comitati di residenti e commercianti arrivate in questi giorni a Palazzo Moroni

«Una vicenda, ampiamente strumentalizzata dalla destra, che va spiegata meglio delle cose che in realtà sono state chiare fin da subito. Quando parliamo dei problemi di sicurezza non intendiamo che il cavalcavia Borgomagno sta crollando, e questo grazie agli interventi e agli investimenti degli scorsi anni. Tuttavia è un ponte gravemente sotto stress e destinato all’abbattimento con l’arrivo dell’alta velocità e il rifacimento della stazione». L'assessore alla mobilità Andrea Ragona prova a spegnere le polemiche sulla chiusura di una corsia del cavalcavia, quella che dal centro porta all'Arcella, che ha originato diverse raccolte firme e una polemica politica costante.

Sicurezza

«Esiste quindi un oggettivo problema di sicurezza che è stato evidenziato sin da subito, dalla prima comunicazione fatta in merito, dall’informativa di giunta ripresa dal comunicato stampa che si trova pubblicato in padovanet con cui abbiamo annunciato che le auto non sarebbero tornate - spiega Ragona - .Quindi non si può accusare l’amministrazione di poca trasparenza. Basta andare al Borgomagno per notare infatti che c’è un cartello che richiama l’ordinanza, che si basa sulla perizia fatta, e indica che due mezzi da oltre 3,5 tonnellate non possono stare a meno di 70 metri l’uno dall’altro. Un mezzo da 3,5 tonnellate vuol dire un furgoncino, e se due furgoncini in coda sono un rischio, è da parte nostra opportuno scaricare il ponte di questi problemi. In più è evidente che le frequenti code di automobili e mezzi pubblici - quindi mezzi pesanti oltre le 3,5 tonnellate - che si sono verificate possono ugualmente creare una situazione che impone grande prudenza rispetto ai carichi del ponte».

L'alternativa

«Posso capire che il cambio di abitudini e i cambiamenti possono creare problemi ma voglio anche evidenziare che il cavalcavia è chiuso da mesi senza alcuna protesta o polemica. La discussione quindi non è la riapertura del ponte, ma siamo aperti ad un confronto costruttivo tanto che abbiamo chiesto ai nostri tecnici di fare degli approfondimenti per verificare la percorribilità di alcune proposte, come ad esempio invertire il senso di marcia o altre proposte di viabilità che tengano sempre presente l’imprescindibile e ovvio tema della sicurezza e della prudenza - chiude l'assessore - .L’Arcella è da sempre al centro di questa amministrazione e investimenti come il Pinqua o l’area Valli, lo dimostrano».

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