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Ragona contro Ferrovie dello Stato: «Non mettono la testa a Padova e BusItalia sbanda»

L'assessore alla mobilità alza la voce contro i vertici della società, che dopo un anno non hanno ancora nominato un amministratore delegato

«La misura è colma. Credo ci sia una grave mancanza di rispetto nei confronti della città, perché non si può lasciare una società come BusItalia di fatto senza una governance. Abbiamo decine di segnalazioni tutti i gironi di continui disservizi, ma con un amministratore delegato temporaneo non possiamo pensare di risolverli». L'assessore alla mobilità Andrea Ragona sbotta contro BusItalia. I troppi disservizi segnalati nelle ultime settimane, lo hanno spinto ad attaccare pubblicamente l'azienda. Il problema resta quello dell'amministratore delegato Antonio Barbarino, che doveva essere provvisorio ed invece regge da un anno un doppio ruolo in Veneto e Campania. Gino Colella è stato contattato per sostituirlo, ma il passaggio ancora non avviene. «Barbarino fa il possibile, ma la responsabilità non è sua - evidenzia Ragona - .Quando è stata fatta la fusione, uno dei motivi per cui si è deciso di procedere, è stata proprio la presenza di Ferrovie dello Stato. Credevamo fosse una garanzia, mentre adesso sembra quasi che si stia facendo di tutto per allontanare gli utenti dal trasporto pubblico. Padova è lasciate a se stessa e noi non possiamo permettercelo – chiude Ragona, che probabilmente covava da tempo questo sentimento di stizza nei confronti dei vertici di Rfi - .Non stanno mettendo la testa nella nostra città, ma poi siamo noi che dobbiamo rispondere ai disservizi. Ferrovie e BusItalia Sita Nord (il cui amministratore delegato è Stefano Bonora, ndr) sono completamente assenti».

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