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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L’impegno dell’amministrazione comunale per il recupero della sede storica dell’Istituto Pietro Selvatico

«La rigenerazione e il restauro dell’Istituto Pietro Selvatico è un interesse dei padovani e un bene per la città e della città. Ecco perché, non senza sforzo data la fase pandemica e le ricadute sul bilancio, ho ritenuto di destinare un milione di euro per collaborare con la Provincia di Padova a questo bel progetto»

Riceviamo dal Comune di Padova le dichiarazioni del sindaco Sergio Giordani e pubblichiamo:

«La rigenerazione e il restauro dell’Istituto Pietro Selvatico è un interesse dei padovani e un bene per la città e della città. Ecco perché, non senza sforzo data la fase pandemica e le ricadute sul bilancio, ho ritenuto di destinare un milione di euro per collaborare con la Provincia di Padova a questo bel progetto. 500.000 euro saranno reperiti con l’imminente variazione di bilancio e 500.000 li inseriremo come richiesta di finanziamento nel bando ministeriale sulla rigenerazione urbana a cui stiamo lavorando. Si tratta di un'opera ambiziosa che non solo eseguirà il restauro conservativo dell’edificio progettato da Jappelli ma rigenererà e ripenserà anche il corpo laterale che sarà abbattuto e rifatto pure prevendendo un auditorium a servizio della cittadinanza, inoltre gli abbattimenti previsti nel disegno progettuale complessivo elimineranno alcune strutture fatiscenti liberando ulteriormente la visuale sulle mura e valorizzandole. Insomma, una vittoria di tutti. Della città, degli studenti passati e attuali che sono uniti da un legame affettivo particolare, delle tante realtà, associazioni e personalità che hanno interloquito con le istituzioni in quest'anno e anche un ulteriore vittoria delle buone relazioni e della proficua collaborazione tra enti pubblici. Ringrazio il presidente Fabio Bui e i consiglieri delegati Alessandro Bisato e Margherita Colonnello che hanno accompagnato con noi questo percorso».

Andrea Colasio

Aggiunge l’assessore alla cultura e al turismo Andrea Colasio: «Due secoli fa Pietro Selvatico iniziava la sua battaglia per impedire la distruzione della Cappella degli Scrovegni, l'architrave della Urbs picta. Destino di distruzione barbarica cui non sfuggì invece, nel 1819, la stupenda Chiesa di S. Agostino, mausoleo dei Carraresi, parte delle cui colonne vennero utilizzate dallo Jappelli proprio per costruire il Macello comunale, oggi Istituto Selvatico. Noi oggi, con questo contributo, onoriamo un impegno che abbiamo assunto con il corpo docenti, gli allievi, le loro famiglie e la città tutta. Il restauro e il restyling del complesso dell'ex Macello jappelliano si verranno così a inserire pienamente nel contesto della più ampia strategia di rigenerazione di quel quadrante urbano, a partire dal nuovo Parco Tito Livio e dalle Palazzine di Piazzale Boschetti. In questo modo l'operazione di estensione e qualificazione del centro storico si rafforza e si consolida».

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