rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Attualità

Ordine degli Ingegneri: «Ci sono 72 comuni padovani da riclassificare in zona sismica 3»

Stando a uno studio effettuato in collaborazione con l'Università di Padova con la riclassificazione si creerebbe l’opportunità per più di 340mila edifici di accedere ai benefici fiscali connessi al Decreto Sismabonus e al nuovo strumento del SuperBonus 110%

«Tempi straordinari richiedono sforzi straordinari: è questa una delle tante lezioni imparate nell’era Covid-19, che ha accelerato molti processi di innovazione e miglioramento. È quello che ci auguriamo possa accadere anche per l’adeguamento della zonizzazione sismica: il nostro Ordine fa parte del gruppo di lavoro Sismica FOIV - Federazione Ordini Ingegneri Veneto che ad inizio giugno ha chiesto alla Regione il riallineamento dei Comuni, attualmente classificati in zona 4, alla più coerente zona 3. Questa proposta darebbe una spinta importante al comparto edile molto danneggiato dall’emergenza Coronavirus di questi mesi»: a parlare è Massimo Coccato, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Padova.

"Zona 4"

Sono infatti 162 i comuni veneti in "zona 4" indicati dalla Federazione Ordini Ingegneri Veneto - che ha redatto la proposta congiuntamente con la Federazione degli Architetti del Veneto e l’Ordine regionale dei Geologi - che avrebbero effettivamente il diritto di usufruire dello sgravio fiscale in base ai rilevamenti dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) poiché presentano valori standard di accelerazione orizzontale massima del terreno (ag) maggiori di 0,05, ossia al di sopra della soglia minima stabilita dall’Ingv per far ricadere il relativo territorio in zona 3 ma che invece non possono accedere agli incentivi in base all’attuale classificazione regionale. Si tratta, per l’appunto, di 72 comuni in provincia di Padova, 35 in provincia di Rovigo, 6 in provincia di Vicenza, 20 in provincia di Venezia, 1 in provincia di Belluno e 28 in provincia di Verona.

Riclassificazione

Afferma Benedetta Cameran, vicepresidente dell’Ordine Ingegneri Padova: «I valori definiti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia evidenziano chiaramente che il nostro territorio è a rischio sismico: per questo si rende necessario riclassificare i 72 Comuni padovani attualmente inseriti nella zona sismica 4 trasferendoli in zona 3. Tale rischio è riducibile intervenendo sugli edifici. La riclassificazione significherebbe inoltre garantire l’accesso di fatto ai seguenti contributi: Sismabonus, superbonus 110% per gli interventi di risparmio energetico più impegnativi, cessione del credito per le ristrutturazioni al 50%, ecobonus al 65% e bonus facciate. C’è ancora molto lavoro da fare ma un primo grande obiettivo lo abbiamo raggiunto; parlare di prevenzione sismica e della messa in sicurezza del patrimonio edilizio non è mai stato facile ma è importante indipendentemente dagli sgravi fiscali. Ora non solo ne stiamo parlando ma abbiamo condiviso la nostra proposta con gli Ordini degli Architetti e dei Geologi, interessando Ance, Anci e l'Università degli Studi di Padova».

Unipd

Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (Dicea) dell’Università degli Studi di Padova, infatti, sta portando avanti da anni una serie di ricerche che valutano nel dettaglio, in scala territoriale, il rischio sismico caratterizzante il patrimonio edilizio residenziale sul territorio regionale del Veneto. Dicea è inoltre coordinatore per l’Università di Padova di un gruppo di lavoro composto da 12 ricercatori del Bo afferenti anche ai Dipartimenti di Territorio e Sistemi Agro-Forestali (Tesaf) e di Ingegneria Industriale (DII), nell’ambito del Progetto Europeo Interreg Italia-Slovenia denominato “Crossit-Safer - Cooperazione transfrontaliera tra Slovenia e Italia per una regione più sicura”, finanziato dalla Comunità Europea per un importo di circa 3 milioni di euro. Il Gruppo di ricerca del Dicea, coordinato dal Prof. Carlo Pellegrino, al quale partecipano i docenti Ing. Mariano Angelo Zanini e Ing. Flora Faleschini, sta conducendo una ricerca approfondita sulla sismicità storica del territorio veneto, con la conseguente valutazione di possibili scenari di danno, e uno studio sulla riclassificazione sismica del territorio della Regione Veneto e relativa valutazione dei benefici derivanti dall’aggiornamento della zonizzazione per il rilancio del settore edilizio. Quest’ultimo studio consiste nella revisione normativa dell’evoluzione della classificazione sismica del territorio regionale del Veneto a cui viene affiancata un’indagine di dettaglio avente l’obiettivo di costruire un modello rappresentativo della distribuzione territoriale su base statistica del patrimonio edilizio residenziale. I risultati preliminari di questo lavoro hanno permesso di evidenziare come, a seguito della possibile riclassificazione sismica regionale, si creerebbe l’opportunità per più di 340mila edifici di accedere ai benefici fiscali connessi al Decreto Sismabonus e al nuovo strumento del SuperBonus 110%.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ordine degli Ingegneri: «Ci sono 72 comuni padovani da riclassificare in zona sismica 3»

PadovaOggi è in caricamento