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Albignasego: nuova riduzione della tari a bar, ristoranti e palestre chiusi per la pandemia

Oltre alla tari abbassata per le chiusure di primavera il Comune è intervenuto stanziando 100mila euro per erogare un contributo alle piccole attività economiche

Con un atto di indirizzo, approvato il 12 febbraio, la giunta comunale di Albignasego ha proposto la riduzione del pagamento della Tari 2021, la tariffa sui rifiuti, per le attività quali bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie, palestre e centri sportivi, per il periodo (ulteriore alla primavera scorsa) nel quale sono rimaste chiuse a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19. A partire dall’autunno scorso, infatti, queste categorie economiche sono rimaste chiuse o aperte parzialmente, riducendo il proprio orario di attività e di conseguenza i loro guadagni.

Imprese commerciali

L’atto di indirizzo produrrà una delibera, che il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare. Provvedimento analogo era stato deliberato e attuato in primavera, nella prima fase della pandemia, quale forma di sostegno a tutte le imprese commerciali, artigianali e industriali costrette a chiudere a causa del lockdown. Per far fronte alle loro difficoltà, l’Amministrazione comunale di Albignasego aveva allora approvato l’azzeramento della Tari per i tre mesi di chiusura obbligatoria, che ha comportato una minor entrata di circa 100 mila euro nelle casse comunali. «L’emergenza continua e così pure le restrizioni alle attività economiche» commenta il sindaco Filippo Giacinti, «pertanto abbiamo ritenuto opportuno intervenire nuovamente per supportare le nostre imprese così a lungo penalizzate».

Stanziamento

Dopo la riduzione della tariffa rifiuti per le chiusure di primavera, nel dicembre scorso il Comune è, inoltre, intervenuto stanziando 100 mila euro per erogare un contributo alle piccole attività economiche di vicinato per le spese sostenute (affitti, utenze, ecc.) in questo anno terribile. Con questa iniziativa l’Amministrazione torna così in supporto, anche in questa seconda fase emergenziale, di quelle specifiche attività che hanno visto limitato il proprio orario di lavoro come bar, ristoranti e pasticcerie o che hanno dovuto chiudere totalmente come le palestre. «Tutti i giorni» conclude il sindaco «raccogliamo il grido di dolore di tante attività del territorio ormai in ginocchio. Auspichiamo tutti che il nuovo Governo garantisca al più presto i necessari ristori a queste attività e ai tanti settori, come quelli legati al mondo della cultura e dello spettacolo, così profondamente penalizzati dalla pandemia, accelerando anche con la cassa integrazione per i dipendenti, che molti aspettano da mesi».

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