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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Camposampiero

Rievocazione storica dell'ultimo transito di Sant'Antonio, eccezionalmente in corteo anche la statua

Domenica 12 giugno la statua verrà posizionata su un carro d’epoca trainato da buoi e preceduto da una staffetta con stendardi: si partirà da Camposampiero per poi arrivare all’Arcella, come da tradizione

Spiritualità e devozione si fondono nell’attesa Rievocazione storica del Transito di Frate Antonio che si svolgerà domenica 12 giugno tra Camposampiero e l’Arcella. La sacra rappresentazione dell’ultimo viaggio intrapreso dal frate portoghese morente, rigorosamente in costume d’epoca con la partecipazione di 200 figuranti, quest’anno sarà allietata dall’importante presenza della statua del Santo solitamente visibile all’aperto solamente durante la tradizionale processione annuale al Santuario dell’Arcella di Padova.

Statua

Per l’occasione, durante il corteo la statua sarà posizionata su un carro d’epoca trainato da due buoi provenienti da Larino (CB) e sarà anticipata da una staffetta con stendardi. L’obiettivo dell’evento, organizzato quest’anno per la quarta volta nella storia e a 59 anni dall’ultima edizione, è quello di ripercorrere il tragitto originale percorso dal frate francescano e dai suoi confratelli nelle ultime ore che lo separarono dalla morte avvenuta il 13 giugno 1231 alle porte di Padova, facendo in questo modo conoscere a tutti sia il Santo che il territorio da lui scelto e amato.  Si tratta quindi di un’iniziativa che unisce aspetti devozionali, culturali, storico-artistici e turistici.Il corteo in costumi medievali ripercorrerà per tappe, insieme alla statua del Santo deposta sul carro trainato dai buoi, le strade del “graticolato romano” affiancate da vari oratori, ospizi antichi, pievi e chiesette campestri. «Il recedere della pandemia - spiega Padre Valentino Maragno, Rettore dei Santuari antoniani di Camposampiero che hanno organizzato la rievocazione in collaborazione con la Pro Loco di Camposampiero - ha permesso quest’anno di mettere finalmente in atto la lunga “marcia antoniana” sognata da tempo. Il valore religioso di questa manifestazione possiamo riscontrarlo già nel logo ufficiale: il carro, simboleggiato dalla ruota, si fa infatti rosone come sintesi di un cammino concreto di fede che frate Antonio ha vissuto e celebrato, passando dalla via dei carri - al passo cioè con la gente del suo tempo - alla via del cielo quando, chiudendo la propria esperienza terrena, esclamò: “Vedo il mio Signore!”. Camminiamo allora tutti insieme sulle vie percorse da Sant’Antonio nel suo ultimo viaggio. E facciamolo con i piedi per terra e lo sguardo rivolto al Signore, nostra comune meta. Non però da vagabondi ma, come ci mostra Antonio stesso, da pellegrini nella fede. Con il Vangelo nel cuore e la “carità” nelle opere». 

Sant'Antonio

L’importanza evocativa della presenza della statua di Sant’Antonio nel corteo da Camposampiero all’Arcella è poi sottolineata anche dalle parole della Prof.ssa Elda Forin, ex insegnante e storica del paese: «Il Santuario del Noce di Camposampiero, dedicato a Sant’Antonio, è un luogo magico per tutti noi fedeli. Infatti, quando nel maggio 1231 il frate arrivò in paese aveva bisogno di riposo e di staccarsi dalla folla per tornare a vivere come un eremita. Qui trovò il silenzio, in un bosco che arrivava fino a Cittadella, con alberi e tanta acqua per via delle risorgive. Un ambiente naturale enorme e trionfale dove sistemarsi e, simbolicamente, staccarsi dalla terra. Proprio da questo deriva il soprannome di “Sant’Antonio dea nogara”, per un santo ancora oggi vivo nei cuori di tutti e di cui quest’anno ricorrono gli 800 anni dalla vocazione francescana. Una ricorrenza fondamentale anche per la storia della nostra città, tanto che verrà celebrata attraverso una rievocazione storica senza precedenti che porterà lungo le strade padovane migliaia di fedeli da tutta Italia». 

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