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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Rifiuti secchi, attenzione ai nuovi limiti degli svuotamenti aggiuntivi

Il Consiglio di Bacino Brenta per i Rifiuti ha deliberato che il conferimento del secco sia uniformato per tutti i Comuni gestiti con servizio porta a porta e regime corrispettivo

“Chi inquina paga!” è la direttiva europea che ha lo scopo di controllare la produzione di rifiuto secco pro capite attraverso il pagamento di un corrispettivo per la produzione eccessiva di rifiuti non riciclabili. Ed è a partire da questo assunto che il Consiglio di Bacino Brenta per i Rifiuti ha deliberato che dal primo luglio scorso il conferimento del secco sia uniformato per tutti i Comuni gestiti con servizio porta a porta e regime corrispettivo.

Rifiuti secchi

«Dal primo luglio 2022 - commenta la direttrice, Giuseppina Cristofani - è iniziato un “periodo di prova” per le utenze domestiche del nostro territorio. Con una campagna massiva di informazione abbiamo cercato insieme al gestore ETRA spa di informare tutti gli utenti delle novità, invitando fin da subito ad assumere un atteggiamento consapevole e collaborativo nell’esporre i bidoni del secco…eh si perché la tariffa varia in base al numero di svuotamenti! Fino ad un certo numero (diverso in base al numero di componenti) gli svuotamenti sono già compresi in tariffa oltre sono contabilizzati come eccedenze e costano 5 euro più Iva». Ai cittadini è stato chiesto di assumere fin da subito comportamenti virtuosi da attuare per la riduzione della produzione dei rifiuti” e quindi ridurre il numero di esposizioni del bidone del secco come indicato:

Componenti

(nucleo familiare)

Svuotamenti annuali compresi (bidone da 120 litri)

1

6

2

8

3

10

4

12

5

14

6 o +

14

Vale quindi questo principio: “Non espongo il bidone del secco sistematicamente perché da calendario passa il raccoglitore, ma espongo solo quando il bidone è pieno e cerco di rispettare il numero di svuotamenti annui assegnati". Ora, complice l’estate, l’informazione non è stata così capillare ma il conteggio delle eccedenze sì. «Raccogliendo le segnalazioni dei colleghi Sindaci e volendo proporre un percorso partecipato, graduale e non vessatorio per i cittadini - aggiunge la presidente, Antonella Argenti - ho proposto all’Assemblea di non fatturare le eccedenze rispetto i nuovi limiti. In questo modo, i cittadini per il 2022 continuano con le regole di inizio anno ma troveranno indicato in bolletta quanto virtuosi sono stati rispetto i nuovi limiti! Questa indicazione servirà come allerta per l’anno 2023. Dobbiamo migliorare i risultati di raccolta differenziata assieme e a tutti chiediamo attenzione nel fare un corretto conferimento dei rifiuti mandando a riciclo i riciclabili e destinando al bidone del secco la quota non riciclabile. Entro il 2030 la quantità di secco pro-capite deve passare dagli attuali 99 kg/ab a 80 kg/ab. Rispondere all’imperativo “chi inquina paga” è nostro dovere perché il secco non riciclabile è il rifiuto più costoso da trattare. Etra, l’ente gestore del servizio, da molto tempo promuove campagne di informazione per la riduzione del secco: informarsi per migliorarsi è dovere di tutti i cittadini, tutelare l’ambiente in cui viviamo è d’obbligo per poter rispondere agli obiettivi di sviluppo sostenibile».

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