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Cliente cade nel park dissestato, il centro commerciale vuole risarcirla con un buono spesa da 200 euro

Un buono spesa di 200 euro per risarcire la cliente dei danni fisici patiti in seguito alla rovinosa caduta sul park dissestato: è questa la proposta avanzata dalla direzione di un centro commerciale di Trebaseleghe a una 55enne

Un buono spesa di 200 euro per risarcire la cliente dei danni fisici patiti in seguito alla rovinosa caduta sul park dissestato: è questa la proposta avanzata dalla direzione di un centro commerciale di Trebaseleghe a una 55enne.

Buca

Tutto ha inizio la sera dell’11 ottobre 2021: sono le 20.15 circa quando una 55enne della zona, dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio esterno, si dirige verso l’ingresso del lato sud per fare degli acquisti. Durante il breve tragitto, però, la donna è inciampata in un’insidiosa buca determinata dall’asfalto rovinato a causa delle radici di un albero, non visibile a quell’ora serale data anche la scarsa illuminazione del piazzale né minimamente segnalata: inevitabile la rovinosa caduta a terra, in seguito alla quale la malcapitata ha battuto la testa, il ginocchio e la caviglia sinistra. La signora è stata subito soccorsa da un altro cliente che era uscito dal centro commerciale e aveva appena raggiunto la sua auto, il quale ha visto in diretta tutta la scena e ha anche fornito la sua testimonianza: l’uomo l’ha aiutata a rialzarsi e a sedersi in un’aiuola del park, dato che non riusciva a reggersi in piedi. La donna è poi riuscita a tornare a casa, ma poi, di fronte ai forti dolori e alle persistenti difficoltà motorie, si è dovuta recare per le cure del caso al pronto soccorso dell’ospedale di Camposampiero, dove le hanno riscontrato una brutta distorsione alla caviglia sinistra, oltre a quella del rachide cervicale e a svariate altre escoriazioni in tutto il corpo, per una prognosi andata via via allungandosi fino a superare i 40 giorni. La donna ha dovuto portare la cavigliera, camminare con l’ausilio di una stampella, sottoporsi a innumerevoli visite di controllo ortopediche e fisiatriche, assumere farmaci antidolorifici e seguire un costoso ciclo di sedute di fisioterapia per recuperare la funzionalità dell’articolazione. Peraltro non completa, in quanto le sono inevitabilmente residuati dei postumi. Alla visita medico legale di parte che ha sostenuto una volta stabilizzatesi le lesioni, in aprile, e basata appunto su criteri di valutazione “medico legali”, non “commerciali”, le è stata riscontrata un’invalidità permanente del 3 per cento che, sommata agli svariati giorni di invalidità temporanea, al grado non trascurabile di sofferenza patito, al danno morale e alle spese mediche sostenute, portano ad una quantificazione non lontana dai diecimila euro.

Risarcimento

La danneggiata, per essere assistita nell’iter, si è affidata a una società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha subito acquisito tutta la documentazione clinica, fotografica dei luoghi e testimoniale, sottoponendola ai suoi esperti, e dopo aver istruito un fascicolo completo ed esaustivo ha chiesto i danni alla società proprietaria del centro commerciale, che ha aperto il sinistro presso la sua compagnia di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi e ha fornito le sue coperture assicurative. Da lì è iniziata una lunga trattativa con la società di intermediazione assicurativa e gestione dei sinistri che opera per conto della società proprietaria del centro commerciale, la quale non ha mai contestato la dinamica dell’evento né le responsabilità del proprio assicurato, ma ha offerto una proposta di risarcimento onnicomprensivo assai al ribasso, 200 euro, importo che peraltro rappresenta - da quanto ribadito anche nell’ultima risposta del 5 luglio ai solleciti della società specializzata nel risarcimento danni - “la massima disponibilità del nostro cliente per la definizione stragiudiziale della pratica”. Questi 200 euro, peraltro, verrebbero liquidati “in Gift card”, la cosiddetta “Carta regalo”. I liquidatori dello studio specializzato in risarcimento danni hanno respinto la proposta, e se il centro commerciale non cambierà rotta si andrà fino in fondo con una causa civile.

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