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Giovedì, 25 Aprile 2024
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'Ronde notturne', Ascom boccia l'iniziativa: "Rischia di passare l'immagine di una Padova sotto assedio"

Il 'no' a sorpresa del presidente Patrizio Bertin: "Commercianti e residenti hanno tutte le migliori intenzioni, ma rischiamo solo di complicare le cose"

No alle 'ronde notturne': la presa di posizione viene fatta da Ascom Confcommercio Padova, ed è rivolta a commercianti e residenti intenzionati a 'proteggere' il centro di Padova da ulteriori spaccate notturne.

"Non abbiamo bisogno di immagini negative"

Il presidente Patrizio Bertin spiega i motivi di tale decisione: "Io resto dell'avviso che ognuno debba fare il proprio mestiere, e bene. Più che migliorare le cose, le 'passeggiate notturne' di commercianti e residenti rischiano di complicarle non solo perchè, nonostante tutte le migliori intenzioni e l'impegno dei proponenti, la loro utilità è dubbia ma soprattutto perchè offrono all'esterno l'immagine di una città sotto assedio. E Padova non ha bisogno di immagini negative".

La 'suddivisione dei ruoli'

La 'suddivisione dei ruoli' è alla base del concetto di Bertin: "Noi commercianti e pubblici esercenti dobbiamo fare bene i commercianti ed i pubblici esercenti, rendere i nostri locali i più attraenti possibile e invogliare la clientela a usufruire dei nostri servizi. Alle forze dell'ordine spetta invece il compito di presidiare la città; all'amministrazione quello di mettere più vigili in campo anche di notte e di valutare bene gli effetti della Ztl; alla politica nazionale di fare leggi che impediscano ai ladri di diventare 'seriali' perchè per loro ci sono le carceri e ai magistrati, a fronte di leggi che non li obblighino a liberare sempre e comunque anche il più incallito dei delinquenti, di essere severi. Per cui ripeto: facciamo ognuno il nostro mestiere ed evitiamo sovrapposizioni che poi finiscono per essere controproducenti".

Il caso-Pedrocchi

Il presidente Bertin fa quindi un esempio di strettissima attualità: "Il Pedrocchi è salito alla ribalta dapprima per l'effrazione (e l'immagine di Padova ne ha subito un danno) e poi per avere ospitato John Elkann e famiglia (e l'immagine di Padova, anche grazie ai commenti entusiasti del presidente di FCA, ne ha tratto giovamento). Ecco: noi abbiamo bisogno di questa immagine positiva e non di far passare l'idea che Padova sia in balia di bande pronte a tutto. Purtroppo, a mio giudizio, enfatizzare con le 'passeggiate' il problema dell'ordine pubblico (che esiste ma va contrastato dai professionisti) mette a rischio l'idea di Padova città turistica e commerciale. Perchè diciamocelo francamente: se gli organi di stampa, facendo il loro mestiere, riferiscono che in città cittadini e commercianti sono costretti a difendere 'in proprio' le abitazioni ed i negozi, chi mai potrebbe scegliere di venire a Padova?". Conclude Bertin: "L'ho già fatto nei giorni scorsi ma lo ripeto adesso: già la settimana prossima vediamo di metterci tutti attorno ad un tavolo e valutiamo, associazioni di categoria, istituzioni e forze dell'ordine cosa si può fare per impedire ai delinquenti di mettere a segno i propri colpi. Sottolineo: impedire, che significa innanzitutto prevenire, cosa che, purtroppo, le telecamere riescono a fare in misura parziale".

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