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Martedì, 16 Aprile 2024
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Carenza di personale e difficoltà economiche mettono in ginocchio le Rsa

Se ne è discusso durante il consiglio generale territoriale della Fnp Cisl Padova Rovigo svoltosi martedì 12 aprile a Villa Contarini di Monselice

La difficile situazione in cui versano le Rsa del territorio e l’esigenza sempre più pressante di una legge quadro sulla non autosufficienza è stato al centro dell’attenzione del consiglio generale territoriale della Fnp Cisl Padova Rovigo svoltosi martedì 12 aprile a Villa Contarini di Monselice. 

Le Rsa

Franco Maisto, della segreteria della Cisl Fp, ha descritto le difficoltà che stanno attraversando le strutture per anziani, che la pandemia ha reso più eventi, prima tra tutte la carenza di personale, con infermieri e oss sempre più attratti dalle strutture ospedaliere. Per non parlare delle difficoltà economiche che in diversi casi, come ad esempio l’Iras di Rovigo, ne stanno minando la stessa possibilità di sopravvivenza. «La crisi non fa che mettere in evidenza problemi già conosciuti - ha confermato il direttore della Fondazione Oic Fabio Toso - Il ministro Speranza ha detto che un posto in ospedale costa 600 euro al giorno. Perché allora alle residenze ne dovrebbero bastare 100? Il merito della Cisl Fp è stato quello di proporre di mettere a un tavolo tutti i soggetti interessati per condividere le informazioni. La situazione non è solo di Padova o dell’Italia, ma di molti Paesi. L’Occidente si è dimenticato i suoi anziani?». Anche per questo, Fnp Cisl e Cisl Fp condividono tutte le lotte sulle case di riposo. Lo ha sottolineato il segretario generale Fnp Cisl Padova Rovigo Giulio Fortuni: «Abbiamo fatto una grande attività di concertazione. Siamo fortemente impegnati anche sulla non autosufficienza. Tutti i Paesi europei si sono dotati di una legge in materia. Si sta aprendo una stagione nuova per temi antichi. Nei Comuni abbiamo già iniziato la contrattazione sociale. Credo sia necessario, in un momento difficile come questo, un apporto sempre più importante della nostra confederazione per rispondere alle esigenze delle famiglie». Decisioni urgenti sulle riforme sono rinviate a causa della situazione di emergenza. «Siamo in un contesto di evoluzione normativa a livello nazionale – ha detto la segretaria della Fnp Cisl Veneto Tina Cupani – e questo dà alla Regione l’opportunità di rinviare la programmazione di un nuovo modello socio-sanitario. Mentre c’è la necessità di rivedere tutta la governance anche territoriale. Ora abbiamo la possibilità di essere parte, nella contrattazione territoriale, di questa progettazione».

Servono soluzioni

Reduce dalla festa per i 170 anni della polizia di Stato, dove per la prima volta sono stati invitati anche i sindacati, il segretario generale della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin ha osservato che «per una contingenza storica attuale c’è bisogno di corpi intermedi e di accordi sindacali. Dobbiamo essere pronti a queste nuove sfide. La guerra ha dimostrato una volta di più l’importanza di tante nostre battaglie, della Femca in particolare per l’indipendenza energetica. Una prima risposta possiamo darla attraverso la contrattazione sociale, che dobbiamo pretendere e rendere esigibile dappertutto. Per momento ha preso il via solo in determinati Comuni. Alcuni progetti sono ammissibili solo in Comuni con più di 15mila abitanti e in Polesine ce ne sono solo due. Ma i Comuni possono fare rete e quelli più illuminati la stanno facendo. Chi lavora sul territorio, come noi, deve stimolare sinergie. Il vantaggio è per tutti, anche per i giovani, per gli immigrati». Il consiglio ha nominato Fiorella Cappato, di Ceregnano, presidente del coordinamento donne della Fnp Cisl Padova Rovigo, che comprende tutte le coordinatrici delle Rls e tutte le donne del Consiglio generale. Cappato è stata assessore e vicesindaco del suo Comune. É stata nella consulta nazionale pari opportunità delle province di Padova, che poi ha presieduto e grazie a questi incarichi ha avuto modo di occuparsi di politiche di genere. Angelo Levorato è stato nominato coordinatore delle Rls di Padova. Prima di concludere il consiglio ha approvato un ordine del giorno sulla grave situazione in cui si trovano numerose famiglie del territorio e soprattutto persone anziane per l’amento di luce e gas che continua da mesi nonostante i recenti provvedimenti governativi. «Il 64% dei 301.000 pensionati di Padova e Rovigo – si legge nel documento – gode di una pensione entro 1000 euro, ma il 34% è sotto i 500 euro ed il 22% sotto i 300. Siamo quindi fortemente preoccupati per le pensionate e pensionati a basso reddito soli spesso senza sostegno di parenti, spesso afflitti da patologie croniche, che rappresentano una bomba sociale ad orologeria». Il consiglio ha chiesto pertanto che si intervenga a livello nazionale e locale, al fine di ristorare concretamente le fasce di cittadini più svantaggiate e chiede «di aumentare dal 10% al 25/30% la tassazione degli extra profitti». Il consiglio generale chiede infine «ai partiti e alle istituzioni di cimentarsi in una lotta serrata contro le speculazioni utilizzando a pieno l’opera dei organismi di vigilanza in della guardia di finanza».

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