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In pandemia il Santo ha perso il 90% dei pellegrini, ma ha il record di follower

La Basilica ha subito moltissimo le restrizioni Covid, tant'è che in due anni ha fatto registrare la metà dei visitatori fatti nel periodo pre emergenza sanitaria. Ha spopolato invece online. Ramina: «Ancora immersi in tempo di pandemia, speriamo alle sue ultime battute, possiamo constatare che il grande fiume di affetto che si muove verso sant’Antonio mantiene la sua vitalità»

Il Santo ha perso il 90% dei pellegrini nel periodo della pandemia. E chissà quanto avrà perso di offerte. «Un anno, quello appena passato, caratterizzato da un leggero decremento nelle presenze fisiche (conseguente all’andamento del Covid-19 e alle restrizioni per limitarne la diffusione) e un trend ancora in vivace espansione dal 2020 per quelle virtuali, grazie a molteplici iniziative on line per avvicinare al Santo i devoti che non potevano, o non possono ancora, recarsi di persona nel santuario padovano» scrivono dall'ufficio stampa del Messaggero di Sant'Antonio. Ma guardando i numeri, si scopre che nel 2019 c'erano stai 1,5 milioni di pellegrini circa, mentre nel 2020 appena 380 mila e nel 2021 poco più di 360 mila.

I numeri

Per quanto riguarda le presenze fisiche registrate dalla sacrestia nel 2021, i pellegrinaggi organizzati sono stati 317, di cui 111 italiani con 4.321 persone e 206 stranieri da 24 nazioni con 7.757 persone, per un totale di 12.078 pellegrini. Evidente l’effetto delle disposizioni anti-Covid, che hanno determinato la totale assenza di pellegrinaggi da gennaio a maggio compreso. Un calo del numero di pellegrinaggi rispetto al 2020, che aveva visto 339 pellegrinaggi, di cui 154 italiani e 185 stranieri (da 32 nazioni) per 13.989 pellegrini. Una distanza abissale dal 2019, quando di pellegrinaggi se ne erano registrati 5.612, di cui 1.439 italiani e 4.173 stranieri da 75 nazioni, per 260.389 persone totali.

Celebrazioni

Il 2021 registra però un aumento di celebrazioni e riti religiosi: 12.015 Sante Messe, contro le 11.800 dell’anno prima; 208.000 comunioni distribuite (erano 185.000 nel 2020); 126 battesimi (69 nel 2020); 12 matrimoni (8 nel 2020). Molti e autorevoli i pastori d’anime che hanno celebrato o concelebrato le sante messe al Santo nel 2021 (nda: in allegato il file con tutti i nomi).

Nazionalità e regioni

Per quanto riguarda i pellegrinaggi organizzati, lo scorso anno il Paese estero con il maggior numero di pellegrini è stata la Polonia (3.441 persone), seguito dagli USA (683 p.), Germania (505 p.), Austria (460 p.) e Croazia (400 p.). Eccetto sette nazioni (USA, Messico, San Salvador, Filippine, India, Libano e Ghana), l’area di provenienza dei pellegrinaggi è principalmente l’Europa. I gruppi registrati erano composti in media da 37 persone, ma in sacrestia si sono registrati anche gruppi di poche persone. Dal Ghana è arrivata una coppia, dall’Ucraina 5 persone e dal Libano 8. La regione con più alto numero di pellegrini registrati in sacrestia è stata il Veneto (1.669 persone), seguita da Lombardia (1.146), Puglia (314), Friuli Venezia Giulia (193) ed Emilia Romagna (148). Tra i pellegrini, anche i giocatori del Varese Calcio in pellegrinaggio il 27 giugno, la comunità ortodossa di Rovigo il 31 luglio, un gruppo di 120 neocatecumeni da Macerata il 24 agosto, ospiti e personale dell’Istituto per disabili Casa Santa Maria di Nazareth il 7 ottobre. Nessun pellegrinaggio da Abruzzo, Basilicata, Molise e Valle D’Aosta. I gruppi italiani erano composti in media da 39 persone.

Relique

Nella Cappella della Reliquie nel 2021 sono transitate davanti al conta persone 352.360 persone, contro le 365.692 persone dell’anno precedente. Il giorno di massima affluenza nel corso dell’anno è stato domenica 13 giugno, Solennità di S. Antonio, con 6.312 passaggi; quello di minima affluenza martedì 16 marzo con 48 passaggi. Quattro i mesi in cui si sono superate le 40mila presenze in Cappella delle Reliquie: giugno con 43.086, agosto con 46.546, settembre con 44.074, ottobre con 48.992.

Presenze web

Se le presenze fisiche dei “devoti in carne e ossa” soffrono ancora di un calo dovuto alla pandemia, quelle virtuali dei “pellegrini via web”sono in costante aumento, grazie a momenti di preghiera e devozione ad hoc proposti dai frati minori conventuali di Padova. Sono oltre 370mila le persone che seguono la pagina Facebook Sant’Antonio di Padova - i Frati della Basilica, con un aumento di 178.000 follower in un anno, da gennaio a dicembre 2021. Nello scorso anno il picco di copertura si è registrato durante la Solennità del 13 giugno, Festa di Sant’Antonio: 1.450.000 persone da tutto il mondo raggiunte su Facebook e oltre 70mila visitatori sul sito dedicato 13giugno.santantonio.org.

Il Rettore

«Le cifre, lo sappiamo bene, possono sembrare aride e insignificanti; soprattutto quando si ha a che fare con l’esperienza della fede vissuta – commenta il rettore della Basilica di Sant’Antonio, padre Antonio Ramina –. Chi può misurare tutte le espressioni di devozione che tantissime persone sparse nel mondo rivolgono a Sant’Antonio? Moltissima ricchezza spirituale rimane silenziosa e nascosta, non misurabile. Tuttavia anche i numeri hanno una loro importanza e possono essere guardati con intelligenza, perché ci parlano della concretezza di persone che, nei modi più diversificati, si avvicinano al Santo, alla Basilica, alle proposte spirituali, caritative e di preghiera offerte dall’iniziativa dei frati. E così, ancora immersi in tempo di pandemia, speriamo alle sue ultime battute, possiamo constatare che il grande fiume di affetto che si muove verso sant’Antonio mantiene la sua vitalità. Il periodo di limitazioni fisiche che ci ha interessato ha, ancora una volta, favorito la crescita di collegamenti “virtuali”, permettendo a moltissime persone di trovare un sostegno alla propria vita mediante la diffusione delle celebrazioni o di altri momenti di preghiera. Attraverso queste vie di comunicazione, in parte ancora “nuove”, si arricchisce così la “famiglia antoniana” sparsa nel mondo e che ancora guarda al Santo di Padova riconoscendo in lui un difensore potente, una voce di Vangelo forte e consolante. Tutto questo, evidentemente, accanto ai tanti pellegrini che hanno potuto fare visita alla Basilica fisicamente e che, ci auguriamo, potranno ritornare a essere più numerosi nei prossimi mesi».

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