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Parrucca e reggiseno alle statue di Prato della Valle, il tradizionale scherzo dei goliardi

Sono entrati in pieno nella polemica riguardante le statue raffiguranti donne. Nel rispetto della tradizione, gli scherzi della goliardia fanno ridere e riflettere allo stesso tempo

I goliardi hanno colpito. Per il tradizionale scherzo dell’8 febbraio hanno scelto le statue di Prato della Valle, sfruttando il tema delle statue dedicate alle donne.

Lo scherzo

Nella notte tra lunedì 7 e martedì 8 febbraio i goliardi hanno messo parrucca, reggiseno e slip alle due statue più vicine ai piedistalli vuoti, quelli dove avrebbe dovuto essere posizionata la statua di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata a Padova. E a fianco due cartelli decisamente irriverenti con con citazioni farlocche della stessa Cornaro Piscopia: «Scendete dal piedistallo» e «Abbasso le f…. di legno, viva le f…. di marmo». Avaritia Cunctator Magnus XVI della Giarda, del Maximus Giardae Ordo Padua, ha spiegato: «In occasione dell’800esimo anno dalla fondazione dell’università, per la prima volta non solo il Rettore è donna, ma lo è anche il nostro Tribuno degli studenti. Un ottimo risultato, che però è già fin troppo in ritardo con i tempi; e anche questa polemica di genere sulle statue pare fin troppo un’operazione di marketing. Noi donne sembriamo arrivare per prime solo nelle feste comandate, ma in realtà abbiamo – o dovremmo avere – un ruolo cruciale nella gestione delle amministrazioni e delle istituzioni. Del resto, si sa, oggi si laureano con il massimo dei voti più donne che uomini: il retaggio patriarcale della nostra società non deve più frenare le nostre migliori aspirazioni».

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