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Caro carburante, i benzinai pronti ad incrociare le braccia il 25 e 26 gennaio

Faib: «La categoria è stanca di essere il capro espiatorio del Governo, che vuole insabbiare le proprie responsabilità in materia, ma si riconferma pronta a dialogare per rivedere una serie di questioni irrisolte che pesano sulle spalle dei gestori da anni»

«La situazione per i gestori è ormai insostenibile: siamo diventati bersaglio di accuse diffamatorie da parte del Governo e insulti ingiustificati da parte dei consumatori, a causa di una massiccia campagna mediatica e politica, fatta sulla nostra pelle». E' la voce del vice presidente nazionale Faib Flavio Convento, che commenta le dita puntate contro i benzinai. Si sono uniti per lanciare un forte segnale di protesta e Faib Confesercenti, unitamente alle altre associazioni di categoria, ha indetto uno sciopero nazionale, per le giornate del 25 e 26 gennaio, con presidio sotto Montecitorio. «Faib ha già preso le sue contro-misure e da qui fino a che la situazione non sarà tornata alla normalità, userà tutti i mezzi e i canali d’informazione possibili per diffondere informazioni puntuali e dati non strumentalizzati - prosegue Convento - .Siamo arrivati a decretare le giornate di sciopero nazionale, in seguito a una serie di ripetute richieste di confronto con le istituzioni, tutte inascoltate. La categoria è, oltre che preoccupata, stanca di essere il capro espiatorio del Governo, che vuole insabbiare le proprie responsabilità in materia. E si riconferma pronta a dialogare per rivedere una serie di questioni irrisolte che pesano sulle spalle dei gestori da anni»

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