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Taxi, proclamato lo sciopero generale per due giorni: disagi in tutto il Veneto

Sono 734 mezzi su gomma in tutto il Veneto e 290 i lagunari su Venezia, per un totale di 1.024 mezzi: questi i numeri del trasporto pubblico-privato che aderiranno in toto allo sciopero indetto dalla categoria per oggi, martedì 5 luglio, e domani, mercoledì 6 luglio

Sono 734 mezzi su gomma in tutto il Veneto e 290 i lagunari su Venezia, per un totale di 1.024 mezzi: questi i numeri del trasporto pubblico-privato che aderiranno in toto allo sciopero indetto dalla categoria per oggi, martedì 5 luglio, e domani, mercoledì 6 luglio, per chiedere lo stralcio o la modifica dell’art. 10 “DDL Concorrenza” e il completamento dell’iter legislativo di approvazione della L. 12 del 2019.

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Il vulnus è rappresentato proprio dall’art. 10 del “DDL Concorrenza” che prevede, tra l’altro, l’utilizzo di App di intermediazione gestite da enti terzi per regolamentare l’accesso e la chiamata dei mezzi da parte dell’utente senza responsabilità diretta nel trasporto da parte dei vettori. «Un danno per la nostra categoria - commenta Daniela Campostrini, Presidente Regionale CNA Taxi Veneto - ed è da quattordici mesi che le Regioni e le Associazioni di Categoria cercano di essere ascoltate.  Siamo consapevoli della necessità di una transizione verso il digitale, ma così come è scritto l’art. 10 del “DDL Concorrenza” per la categoria non può andare bene: sottostare ad una App di intermediazione senza responsabilità dei vettori nei confronti dei passeggeri significherebbe ridurre la nostra categoria a semplici ‘rider di mobilità’, lavoratori subordinati ad una o più multinazionali, senza autonomia, senza identità e senza più alcuna caratterizzazione di servizio pubblico. Il nostro modello si fonda, invece, sulla cooperazione e sull’artigianato, garantiti dall’art. 47 della Costituzione. Noi siamo a favore di una App di interconnessione che consenta di traghettare verso il digitale mantenendo la nostra identità, sostenendo la categoria, tutelando le micro imprese artigiane e la qualità del servizio.  Lo sciopero indetto per martedì 5 e mercoledì 6 luglio ha lo scopo di chiedere con vigore lo stralcio, o in subordine un’adeguata riscrittura dell’art 10 del “DDL Concorrenza” che tenga conto del completamento dell’iter legislativo di approvazione della Legge 12 del 2019, nella quale vengono stabilite la disciplina e le piattaforme di intermediazione».

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