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Serbatori d'acqua da classe A, Padova spende 60 mila euro al giorno per tenere in efficienza la rete idrica

Domani è la giornata mondiale dell'acqua, tour di Acegas e vicesindaco alla "fonte" dei Giardini della Rotonda per spiegare la tecnologia che la porta dentro casa dei padovani

Per arrivare ogni giorno nelle case dei padovani, l’acqua, dopo la fase di captazione, viene spinta in rete mediante condotte e serbatoi di stoccaggio, che costituiscono l’ultimo miglio della distribuzione idrica. Tra i serbatoi di stoccaggio che servono Padova c’è quello situato presso la splendida e storica cornice del Giardino della Rotonda, in prossimità di Piazza Mazzini. In occasione della giornata mondiale dell'acqua di domani, oggi 21 marzo Comune e AcegasApsAmga hanno raccontato l’impegno congiunto nella tutela della risorsa e nella gestione sostenibile grazie ad Andrea Rubin, Responsabile Reti Acqua e Fognatura di AcegasApsAmga

Come funziona

Il serbatoio pensile della Rotonda funge da “guardiano” dell’acqua, monitorando che ogni giorno la risorsa abbia la forza necessaria per servire gli oltre 200mila cittadini del territorio padovano e che mantenga costante il suo grado di purezza. L’impianto si inserisce nel più ampio sistema di salvaguardia della risorsa, di lotta alle perdite idriche e di contrasto ai cambiamenti climatici messi in campo negli anni da Comune e AcegasApsAmga per assicurare una gestione idrica più efficiente, al fine di fornire al cittadino un servizio sempre migliore e una città più sicura. Un combinato di studio, ricerca, manutenzione e progettualità fortemente accompagnati dalla digitalizzazione e da innovazioni tecnologiche che oggi portano Padova all’avanguardia nazionale nella gestione del servizio idrico e nel water saving. Costa 20 milioni di euro all'anno, circa 60 mila al giorno, prelevati dalle bollette dei padovani.

Il primato di Padova per lotta alle perdite di rete e qualità della fognatura

Secondo la normativa nazionale Aerra sulla qualità tecnica, Padova è inserita nella classe B per il contrasto alle perdite idriche, riportando un 27%, dato ben inferiore alla media nazionale che sale al 40%. Un dato importante che si traduce in risparmio idrico: dal 2013 a oggi l’attività di AcegasApsAmga ha permesso di risparmiare circa 4,5 milioni di m3 di acqua, vale a dire 4,5 miliardi di litri non sottratti alle falde. Padova è inoltre inserita in classe A per la qualità dell’acqua (la media Nord Est risulta in classe E): un’acqua già purissima alle sorgenti (la falda è libera da inquinanti, quali ad es. PFAS). Anche per quanto concerne il sistema fognario, è inoltre inserita in classe A (media Nord Est classe E), quindi per il contrasto ad allagamenti, rotture e sversamenti liquami. Risultati eccellenti che confermano l’attenzione alla risorsa e alla qualità della vita dei cittadini. Per questo, anche quest’anno, AcegasApsAmga ha deciso di investire oltre 20 milioni nel ciclo idrico integrato di Padova: interventi necessari a garantire un servizio sempre più efficiente e sicuro per i cittadini.

L’acqua di Padova è buona e sicura: oltre 19mila analisi all’anno

Padova vanta un’acqua buona, sicura e controllata, come dimostrano le oltre 19 mila analisi all’anno effettuate da AcegasApsAmga in collaborazione con Ulss n.6 Euganea Padova. Un’acqua oligominerale e iposodica, con dati paragonabili a quelli indicati sulle etichette di 16 acque minerali naturali presenti nei supermercati. L’acqua bevuta dai padovani proviene dall’Oasi Naturalistica di Villaverla (VI), uno scrigno verde incontaminato: nasce quindi in un contesto di grande valore a livello ambientale che la città, fin dalla fine del 1800, ha riconosciuto, valorizzato e rispettato, attingendo con equilibrio a questa preziosa risorsa.

Gli investimenti nel servizio idrico integrato

Il Gruppo Hera nel 2020 ha investito 188 milioni di euro nel servizio idrico integrato, di cui 37,6 milioni di euro nei territori AcegasApsAmga (59% sulle reti acquedottistiche). La media europea degli investimenti è di 100 euro per abitante (2017), mentre in Italia la media è di 40 euro per abitante (2017), nei territori del Gruppo Hera la media di investimento è di 52 euro per abitante (2017-2019; dal Libro Bianco, The European House Ambrosetti, 2020). Per il 2022, AcegasApsAmga investirà nel ciclo idrico integrato oltre 21milioni di euro, di cui circa 14milioni saranno destinati in acquedotto e circa 7milioni in fognatura: un investimento pari a circa 60mila euro al giorno per la tutela della risorsa idrica, per gli interventi necessari all’anti-fragilità della rete per una città più sicura e per una migliore qualità della vita.

Interventi di contrasto al climate change

In questi anni si sta assistendo a un fortissimo cambiamento climatico, con conseguenti eventi atmosferici che richiedono una diversa gestione delle fognature per prevenire allagamenti in seguito a temporali con ampia portata di precipitazioni in breve tempo. Proprio per questo, sono in programma interventi su più fronti. In particolar modo, è stata attivata una convenzione con il Comune e il Consorzio di Bonifica per studiare gli allagamenti e realizzare un “canale equilibratore” per drenare le acque bianche in zona Montà e Brusegana. Inoltre, quest’anno si darà il via ai lavori per la realizzazione del bacino di laminazione di Voltabrusegana (che servirà via Santi Fabiano e Sebastiano e le zone limitrofe). Infine, si realizzerà l’ultimo tratto di fognatura di Montà. Saranno inoltre sostituiti gli allacciamenti critici, per aumentare la prevenzione e per garantire la corretta efficienza del servizio idrico, oltre alla diminuzione degli sprechi e contribuire alla resilienza del sistema.

La digitalizzazione al servizio del territorio

Nell’arco del 2022 saranno bonificate circa 5 km di reti vetuste nel territorio di Padova, garantendo così più durabilità e resistenza alle tubature. Si procederà inoltre alla verifica strutturale dei serbatoi della città e si darà il via ai lavori di riqualificazione del serbatoio Palermo, per garantire efficienza e sicurezza alla struttura. Continua, infine, la ricerca delle perdite idriche occulte sull’intero territorio. Sul territorio padovano, l’azienda è fortemente coinvolta nella sperimentazione di tre nuovi progetti esclusivi, che consentono di operare in logica predittiva: correlatori ad altissima gittata (consentono di “ascoltare” i tubi per rilevare perdite anche a distanze molto ampie, consentendo di individuare le perdite anche in zone difficilmente raggiungibili); rilevamento aereo delle perdite (voli aerei con radar SAR (radar ad apertura sintetica), un sensore attivo capace di acquisire immagini ad alta risoluzione e in grado di rilevare la presenza di acqua nel terreno oltre che la rete idrica e la sua posizione esatta); transitori di pressione (un sorta di onda anomala creata all’interno della condotta, che permette di definire l’eventuale presenza di discontinuità). Il sistema fognario, infine, risulta totalmente monitorato grazie alle riprese satellitari: il satellite invia ogni giorno dei fotogrammi che, confrontati, danno evidenza di eventuali cedimenti del terreno e/o sversamenti dovuti alle reti fognarie sottostanti. Questo sistema innovativo consente di agire in maniera predittiva, permettendo di intervenire prima che un evento critico si possa verificare. Tutti i sistemi di telecontrollo sono quindi a “portata di telefonino”.

Micalizzi

«Il serbatoio della Rotonda è un baluardo della cinta muraria cinquecentesca di Padova – sottolinea il vicesindaco, Andrea Micalizzi – ed è un serbatoio di stoccaggio che, dagli anni ‘20, continua a funzionare fungendo da “guardiano” dell’acqua per garantire, a tutti, un’acqua potabile accessibile e sicura. Con AcegasApsAmga abbiamo, da sempre, condiviso una cultura dell'acqua per educare ad un utilizzo e a un consumo responsabile delle risorse idriche perché questo, poi, è il principale obiettivo della Giornata Mondiale che ricordiamo oggi, qui, all’ombra di un monumentale serbatoio in una piazza e in una zona della città riqualificata, di nuova bellezza. L’impegno nella tutela della risorsa, nel monitoraggio della qualità, nella sostenibilità è, dunque, condiviso e congiunto per assicurare protezione e una gestione efficiente della risorsa idrica soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici in atto».

Giovanni Piccoli, Direttore Reti AcegasApsAmga

«L’acqua è un bene primario e vitale in ambito universale, non infinita, che va preservata con ogni accorgimento possibile - afferma Giovanni Piccoli, Direttore Reti AcegasApsAmga- Gestendo l'intero ciclo idrico integrato, ovvero i servizi di captazione, approvvigionamento, trasporto e distribuzione di acqua potabile e la gestione dell'intero sistema fognario, oltre che il servizio di depurazione delle acque reflue nel padovano, siamo costantemente impegnanti, insieme all’Amministrazione Comunale, per la tutela della risorsa e per garantire servizi efficienti, una migliore qualità della vita e una comunità più sostenibile. Grazie all’innovazione tecnologica, alla digitalizzazione e alla manutenzione predittiva oggi siamo in grado di prevedere le future necessità dei cittadini e dell’ambiente, sia in termini di efficienza sia di sostenibilità».

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