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Martedì, 19 Marzo 2024
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Sesa, i 5 Stelle chiedono chiarezza alla Lega. Sotto i riflettori anche Legambiente

A Roma dell'inchiesta su Sesa se ne parla eccome ed è motivo di attrito, l'ennesimo, tra le due forze che sono al governo. Intanto emerge na vicenda parallela che riguarda i premi o le menzioni speciali che Legambiente avrebbe conferito proprio al gruppo Sesa

A Roma dell'inchiesta su Sesa se ne parla eccome ed è motivo di attrito, l'ennesimo, tra le due forze che sono al governo in questo momento. Il deputato 5 Stelle padovano, on. Raphel Raduzzi, entra in maniera decisa sull'argomento: «La Lega sta tessendo una ragnatela di interessi nel controllo delle partecipate a livello amministrativo e, a livello legislativo, nelle commissioni di parlamento e regioni. In Veneto ora vogliamo sapere se e quali controlli sono stati fatti su ettari ed ettari di terreni sottratti all’agricoltura e usati di fatto come digestori/discariche a cielo aperto; quali sono le possibili ricadute sulla salute dei cittadini e dell’ambiente; e, infine, perché Zaia ha ignorato gli allarmi dei comitati e del M5S in tutti questi anni».

Inchiesta

«L'l'inchiesta di Fanpage - prosegue il deputato penta stellato -  punta il faro su uno dei tanti angoli bui in cui la politica, cercando di fare meno rumore possibile, invade il business emergente della Green Economy. Prima erano gli inceneritori, oggi il biometano, l’eolico e il mini eolico, il “mini-idro” (che qui in Veneto vede svenduti i nostri corsi d’acqua), ora emerge il compost». A dar manforte alla posizione dellp on. Raphel Raduzzi anche il Senatore M5S Giovanni Endrizzi e il consigliere regionale M5S Manuel Brusco.

Legambiente, Sesa e i premi 

Sui media la vicenda occupa, come è naturale che sia, molto spazio. I nostri colleghi di Vicenza Today, andando al di là di eventuali risvolti giudiziari e dello scandalo del video mostrato da Fanpage, hanno chiesto a Legambiente se è lecito premiare proprio Sesa come esempio virtuoso di riciclaggio dei rifiuti o se è meglio aspettare che venga fatta chiarezza sul materiale sversato che viene mostrato nel video. Una vicenda parallela che si sta dipanando in queste ore e riguarda i premi o le menzioni speciali che Legambiente avrebbe conferito proprio al gruppo Sesa. Chiaramente si tratta di una vicenda che non ha alcuna implicazione penale, ma riguarda solo la sfera dell’opportunità dal momento che Legambiente da anni è conosciuta come una delle organizzazioni più attente alla salvaguardia del sistema ecologico in Italia come nel Veneto.

Presidente Legambiente

Il collega di Vicenza Today, Marco Milioni, ha intervistato Luigi Lazzaro presidente veneto di Legambiente che ha spiegato che la menzione conferita a Sesa non riguarda la gestione del compostato e il suo riutilizzo nei campi della Bassa padovana (ambito da anni oggetto di molte querelle nonché di una inchiesta di FanPage che in questi giorni ha sollevato l’ennesimo vespaio sulla ditta) bensì l’innovazione tecnologica che la stessa Sesa «ha indubbiamente portato avanti in questi anni». Poi Lazzaro fa un’altra puntualizzazione: «Il rapporto annuale comuni ricicloni è elaborato esclusivamente da Legambiente, mentre Arpav fornisce i dati certificati. L'evento non ha ricevuto alcun contributo pubblico. Se, come sembra emergere da un video recentemente pubblicato da FanPage.it, dovessero emergere profili di illiceità sul piano ambientale, sarà la magistratura a dovere intervenire. Noi senz'altro chiederemo chiarimenti alla Sesa». Legambiente peraltro pur interpellata sulla entità di un eventuale supporto economico ricevuto da Sesa o dagli altri soggetti di diritto privato che hanno fornito il loro sostegno alla elaborazione del dossier, almeno per il momento, ha preferito non rispondere.

Sesa e Don Ciotti

Va ricordato poi che giusto qualche settimana fa, il 21 marzo di quest'anno, c'è stata anche la visita di Don Ciotti, il fondatore di Libera, proprio alla sede di Sesa. Il sacerdote anti mafia oltre a citare a De Andrè, "dal letame nascono i fiori",  ha portato l'esempio della giovane Greta Thunberg, la leader del movimento per la salvaguardia del pianeta dal calmbiamento climatico provocato dalle emissioni di Co2. La visita di Don Ciotti per un'azienda che qualche problema in passato l'ha avuto, è di fatto una certificazione alla quale le società tengono molto. 

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