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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Allarme siccità, Confagricoltura lancia l'allarme: «Situazione sempre più delicata»

Non sono previste perturbazioni e i consorzi di bonifica stanno comunicando che in certi ambiti territoriali non sono più in grado di garantire la disponibilità della risorsa idrica

I Consorzi di bonifica stanno comunicando che in certi ambiti territoriali non sono più in grado di garantire la disponibilità della risorsa idrica e che in altri sarà possibile l’utilizzo dell’acqua soltanto mediante l’osservanza di una scrupolosa turnazione (vedi in allegato le comunicazioni dei consorzi Brenta, Bacchiglione, Risorgive e Adige Euganeo).

Zaia

Lo scorso 3 maggio il presidente della Regione Luca Zaia, con propria ordinanza, aveva dichiarato lo stato di crisi idrica in tutto il territorio regionale. Ora le riserve idriche dei bacini montani ed il livello dei fiumi e dei principali corsi d’acqua si trova ad un minimo storico mai visto prima. La situazione di deficit idrico si sta aggravando in modo molto preoccupante e a ciò si aggiunge una previsione giornate caratterizzate da bel tempo con temperature elevate per i prossimi 10-15 giorni. Insomma, condizioni molto critiche per le coltivazioni.

Confagricoltura

«La preoccupazione degli agricoltori -conferma il presidente di Confagricoltura Michele Barbetta- è al massimo livello. Negli ambiti dove c’è la disponibilità di acqua gli agricoltori stanno irrigando, le orticole per prime, ma anche i seminativi come mais, soia, bietole che stanno già dando segnali di sofferenza. Il mais in particolare si trova vicino al momento della fioritura, situazione molto delicata durante la quale gli stress idrici causano perdite rilevanti di produzione. Le aziende agricole -continua Barbetta- dopo aver sostenuto costi molto elevati per le semine, a causa del sensibile incremento dei prezzi di mezzi tecnici, concimi e gasolio in primis, corrono ora il rischio di raccogliere poco o nulla. E polizze assicurative per quanto riguarda i danni da siccità di fatto non ce ne sono». È ovvio che in queste condizioni è necessaria la responsabilità di tutti per un utilizzo parsimonioso e intelligente dell’acqua disponibile. I gestori pubblici dovrebbero saper dosare le riserve in modo da poterle utilizzare più a lungo e anche gli agricoltori, dove l’acqua è limitata, devono rispettare le regole di utilizzo indicate dai consorzi.

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