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«Se non cresce la ricerca non cresce il Paese»: la visita dei sindaci padovani al Vimm

Il filo conduttore dei progetti è lo studio dei segnali cellulari: comprendere i meccanismi attraverso i quali le cellule comunicano tra loro è di primaria importanza per conoscere le cause di molte malattie oggi incurabili e mettere quindi a punto nuove strategie terapeutiche

Ha iniziato dalla ricerca Vincenzo Gottardo, reggente di palazzo Santo Stefano, portando una delegazione di sindaci a visitare il VIMM, l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare. Ad accoglierli il Presidente della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata, Francesco Pagano e il Vicepresidente Giustina Destro, insieme ai ricercatori Nicola Elvassore e Kostantinos Lefkimmiatis.

Sindaci

«È un incontro che ho fortemente voluto per far conoscere anche agli amministratori del territorio una realtà così prestigiosa, un centro internazionale che opera in stretta connessione con i Centri di ricerca, le Università e gli Ospedali di tutto il mondo, per trasformare velocemente i risultati degli studi in terapie cliniche per la cura dei pazienti. Ogni giorno, nei laboratori, 200 ricercatori e 20 scienziati, provenienti da tutto il mondo, sono impegnati nella lotta contro i tumori, contro il diabete, contro le malattie cardiache e neurodegenerative e, negli ultimi anni anche contro il Covid. Per questo ritengo particolarmente importante creare questo legame con il territorio, per condividere le opportunità che possono nascere tra le amministrazioni comunali e il VIMM». Il sapere progredisce senza sosta in un contesto sempre più multidisciplinare tra chirurghi, medici, ingegneri, fisici e biologi che lavorano tutti sotto lo stesso tetto. Gli strumenti non sono di proprietà dei singoli gruppi, ma condivisi tra i gruppi di ricerca perché al VIMM si produce conoscenza, la più preziosa delle materie prime.

Francesco Pagano

«La Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata ha compiuto 25 anni - ha detto Francesco Pagano - durante i quali mi sono reso conto di quanto fosse fondamentale mettere insieme la ricerca e la clinica. Siamo partiti con un piccolo gruppo e ora siamo alla ricerca di nuovi spazi per crescere ancora. Gli open space dei laboratori consentono un dialogo costante tra i ricercatori, con la possibilità di trasferire rapidamente lo studio nell’applicazione. Ad esempio, abbiamo un gruppo che studia e sviluppa micro organi, con la voglia di trasmettere questa ricerca alla comunità. Per questo la presenza dei sindaci ci aiuta a diffondere in modo capillare l’importanza della ricerca nel nostro Paese. Se non cresce la ricerca non cresce il Paese. La ricerca è la nostra materia prima più importante».

Vimm

Il filo conduttore dei progetti è lo studio dei segnali cellulari: comprendere i meccanismi attraverso i quali le cellule comunicano tra loro è di primaria importanza per conoscere le cause di molte malattie oggi incurabili e mettere quindi a punto nuove strategie terapeutiche. I ricercatori hanno il compito di coniugare la ricerca di base con quella clinica, secondo il binomio comunemente definito come ricerca traslazionale. Lo stretto legame di questi due ambiti è strategico per poter trasferire rapidamente sui pazienti i risultati delle ricerche. «Sono particolarmente contenta di questo incontro - ha detto Giustina Destro - perché il ruolo di un Sindaco è fondamentale e tocca anche il tema della salute. Il Vimm è nato grazie ad un’idea particolarmente lungimirante di Francesco Pagano, spinto dalla necessità di trovare nuove soluzioni ai problemi clinici proprio attraverso la ricerca e lo studio approfondito. Qui una volta c’era l’Istituto Zooprofilattico, poi grazie ad una ristrutturazione importante abbiamo realizzato questo centro, riconosciuto come punto di riferimento non solo per Padova e il Veneto, ma anche a livello internazionale. Uno dei progetti che stiamo realizzando è anche quello di portare giovani e classi di studenti a vedere il Vimm, per spiegare in modo semplice e concreto le ricerche che stiamo conducendo. Il nostro orgoglio è anche il vostro orgoglio – ha concluso Giustina Destro, rivolgendosi ai sindaci - per questo visitare i laboratori vi consentirà di essere testimonial e portavoce nel territorio».

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