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Caro affitti, Giordani riceve gli studenti accampati in tenda: «L'unico che ci ha ascoltato»

Il sindaco e l'assessore Bressa hanno incontrato gli universitari che dormono in tenda da tre notti

Oggi 12 maggio il Sindaco Sergio Giordani ha ricevuto una delegazione dell’UDU Padova a seguito delle ormai 48 ore di presidio permanente sotto Palazzo Bo. È stato un confronto in cui sono stati esposti tutti i disagi e le ragioni che hanno spinto studenti e studentesse ad accamparsi davanti l’università.

Gli studenti

«Abbiamo spiegato al Sindaco tutti i problemi e soprattutto le proposte proposte rispetto all’emergenza abitativa, partendo dai trasporti che devono essere uno strumento essenziale per dare respiro ai tanti studenti pendolari che ogni giorno frequentano l’università e che stanno trovando casa solo fuori dal Comune - dichiara Teresa Cozzi, Senatrice Accademica di UDU Padova e continua  - .Abbiamo ricevuto delle aperture dall’amministrazione, i temi vanno oltre i trasporti e riguardano anche l’estensione del contratto a canone concordato per studenti nella Provincia di Padova e la situazione sfitti, ad esempio. Ora abbiamo la necessità di sederci ad un tavolo con tutti gli attori coinvolti per concretizzare delle risposte efficaci e tempestive. Dopo due anni di emergenza abitativa sappiamo già che il peggio arriverà a settembre e ottobre, dobbiamo essere tutti preparati».

Manca l'Esu

«Ad ora l’amministrazione comunale è l’unico soggetto che ci ha ricevuti, nel pomeriggio di oggi vedremo anche l’Università - dichiara Domenico Amico, coordinatore Udu Padova - .Stiamo ancora aspettando di essere ricevuti formalmente dall’Esu, incredibile come dopo due giorni in cui decine di studenti dormono per strada non riescano a riceverci. Stiamo lanciando un grido d’aiuto e lo stiamo facendo in previsione del periodo peggiore, che arriverà tra qualche mese. Gli studenti portano sulle proprie spalle anni di disinvestimento regionale sul diritto allo studio, ma noi non leveremo le tende finché non riceveremo risposte da ogni ente coinvolto. Non possono più permettersi di rimandare il confronto o nascondersi dietro un continuo rimbalzo di responsabilità. La componente studentesca è aperta al dialogo ma non a farsi prendere in giro, è il momento di sedersi ad un tavolo e aprire una discussione seria e sincera per avere un piano d’azione coordinato sul breve, medio e lungo periodo. L'incontro di oggi con il Sindaco è stato un segnale positivo, speriamo lo sia anche l’incontro con la Rettrice, ad ora comunque non sufficiente per far terminare la protesta, ci auguriamo che anche l'Esu si apra al dialogo nelle prossime ore. Per il momento noi rimaniamo qui».


 

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