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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Gattamelata, nuovo sopralluogo: «Il basamento è in condizioni preoccupanti»

L'assessore alla cultura Andrea Colasio, inoltre, svela: «Grazie al restauratore Salvioli abbiamo potuto scovare le tracce di una ventina di proiettili sparati alla statua, con ogni probabilità da soldati francesi ai tempi di Napoleone»

Sono saliti sui ponteggi per dare un'approfondita (e a dir poco ravvicinata) occhiata, e farsi ancor meglio un'idea sulle reali condizioni di uno dei simboli più amati di Padova: il Delegato Pontificio Fabio Dal Cin e il Soprintendente Vincenzo Tiné - accompagnati dall'assessore alla cultura Andrea Colasio e il restauratore Nicola Salvioli - hanno effettuato un sopralluogo nel cantiere del restauro del Gattamelata, monumento bronzeo realizzato da Donatello oltre 570 anni fa e che campeggia dinanzi alla Basilica di Sant'Antonio. 

Gattamelata

L'attenzione viene solitamente catalizzata dalla statua, ma basta sentire gli esperti per capire che il problema principale riguarda il basamento: a confermarlo è Ugo Soragni, coordinatore delle indagini, che non ha problemi a rivelare che «c'è il rischio che si possa addirittura ribaltare in caso di evento sismico: per questo sono già state avanzate in merito soluzioni tecniche con l'utilizzo di tiranti verticali». Una situazione preoccupante, se si aggiunge quanto affermato dal Soprintendente Vincenzo Tiné («Abbiamo notato dei distacchi nel basamento, con dei pezzi che rischiano di crollare e arrecare danni a cose e persone»), il quale ha fatto anche il punto sull'intenzione del Ministero della Cultura - esplicitata dal Sottosegretario di Stato Vittorio Sgarbi - di mettere inizialmente a disposizione 500mila euro per i lavori di analisi e restauro: «Il direttore generale del Ministero della Cultura mi scrive spesso per chiedermi aggiornamenti sulla situazione: tutti vogliamo che questo restauro sia da esempio per tutto il mondo, e sono convinto che il finanziamento ministeriale sarà adeguato alla reale necessità». Spetta invece all'arcivescovo Dal Cin "dettare" i tempi:  «Siamo ancora alla fase diagnostica, da cui dipende una seconda legata al restauro e che è ancora tutta da scrivere. Voglio ricordare che è dal 1990 che il Gattamelata “chiedeva aiuto” senza ottenere risposta: sono dunque soddisfatto e grato dell'aiuto che il Ministero ha garantito per la conservazione di questo straordinario monumento». A concludere il giro è l'assessore Colasio, e lo fa con una notizia a sorpresa: «Grazie al restauratore Salvioli abbiamo potuto scovare le tracce di una ventina di proiettili sparati alla statua, con ogni probabilità da soldati francesi ai tempi di Napoleone».

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