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Tari, scaduto il termine per il pagamento della prima rata. Vale 15 milioni di euro

Nel frattempo Comune e AcegaApsAmga hanno adeguato i sistemi informatici per introdurre anche il pagamento con PagoPA e l’accredito automatico della quota della provincia

Vale 15 milioni di euro la prima rata della Tari, scaduta il 25 marzo. Sono 120 mila circa le utenze coinvolte, per una partita che in un anno porta nelle casse di AcegasApsAmga circa 45 milioni di euro. La seconda rata è prevista a luglio (data ancora da definire), mentre l'ultima si dovrà pagare entro il 10 dicembre. Milioni di euro che la società chiamata ad occuparsi dello smaltimento dei rifiuti incassa dai contribuenti padovani per sostenere le spese di gestione del ciclo dei rifiuti, la pulizia delle strade, il porta a porta e i servizi amministrativi. A marzo c'è stato un differimento di circa dieci giorni (dal 15 al 25 marzo) che ha quindi rinviato anche la riscossione da parte del Comune (370 mila circa le bollette emesse nel 2022), che comunque ha il compito solamente di girare poi le somme alla società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città. Degli oltre 121mila padovani chiamati a pagare, circa 20mila riguardano utenze non domestiche. Nel frattempo Comune e AcegaApsAmga hanno adeguato i sistemi informatici per introdurre anche il pagamento con PagoPA e l’accredito automatico della quota della provincia.

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