rotate-mobile
Attualità

Un aiuto concreto: le imprenditrici di Coldiretti fanno rinascere il parco cittadino di Asiago

Consegnato al sindaco di Asiago un assegno di 29.500 euro raccolti grazie ad #adottaunbosco, l'iniziativa avviata dalle imprenditrici padovane con il concerto al Teatro Verdi e la vendita dei cuori artistici in legno

Un assegno da 29.500 euro: è questo l’importo consegnato al sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern da parte delle imprenditrici di Coldiretti, che hanno donato il frutto del progetto #adottaunbosco avviato dopo l’uragano Vaia che ha provocato la devastazione delle foreste venete.

Parco "Millepini"

La cifra è stata destinata dall’amministrazione comunale al ripristino del parco storico cittadino 'Millepini", sorto nel dopoguerra proprio quando intorno al paese non c'era più nulla. Danneggiato in parte dalla calamità è ora bisognoso di cure  e manutenzione per ridare uno spazio verde botanico aperto alla comunità. Valentina Galesso, imprenditrice padovana e vicepresidente regionale di Donne Impresa ha raccontato come tutto sia cominciato grazie all’idea di una agricoltrice di Tresche Conca: «Cristina Panozzo fu la prima a scolpire dai tronchi abbattuti i primi alberi di natale offerti nei nostri mercati ai cittadini vicentini e non. I suoi decori natalizi hanno attraversato l’Italia da nord a sud, sono arrivati da Aosta fino a Palermo, nelle case dei semplici come dei ricchi. La gente aveva capito il valore della rinascita dopo una tragedia ambientale imprevedibile e ci incoraggiava con messaggi e donazioni». Sulla scia di questo entusiasmo il gruppo femminile di Padova in poco tempo organizzò un concerto al Teatro Verdi di Padova. Fu un successo di pubblico e di incasso, grazie anche agli sponsor che, contattati, non esitarono ad aprire le casse della solidarietà. «Quel 30 gennaio - ha continuato Valentina Galesso - potevamo pensare di piantare già 15mila arbusti, autoctoni, con fogliame variopinto come tutti i tecnici forestali ci consigliavano. Ma ancora una volta dalla società ci giungevano i segnali di non smettere. Con la festa degli innamorati, grazie ad un artigiano locale, abbiamo promosso la vendita dei primi cuori di legno dell’Altopiano, li abbiamo proposti per la festa della donna e ancora per quella della mamma. Le insegnanti nel tempo ce li hanno richiesti per i lavoretti a scuola, gli sposi li volevano come agri bomboniere,  i genitori per il battesimo dei figli, per la prima comunione per la cresima. Grazie alla generosità di tutti, oggi possiamo accreditare una somma non indifferente aggiungendo la frase "E non finisce qui…"»

I commenti

Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Veneto, sottolinea: «È un atto di responsabilità nei confronti dei turisti, degli agricoltori, di grandi e piccini a cui è stata sottratta gran parte della bellezza natutaleper questo il pensiero di creare un’area greeen dove stare bene, in salute e benessere significa guardare avanti verso la ricostruzione  e dare un’altra possibilità alla natura di rigenerarsi con l’aiuto dell’uomo in un rinnovato equilibrio. È questo il senso con cui Coldiretti sostiene simili iniziative in un’ottica di tutela e conservazione del territorio più attenta e rispettosa». Conclude Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti: «Nel giardino didattico potranno trovare posto molte manifestazioni di aggregazione sociale come mercati e occasioni di incontro tra produttori e cittadini, coinvolgendo soprattutto gli allevatori delle malghe che hanno sofferto maggiormente per i disagi creati dall’avversità atmosferica»

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un aiuto concreto: le imprenditrici di Coldiretti fanno rinascere il parco cittadino di Asiago

PadovaOggi è in caricamento