Torna la Fiera delle Parole, l'immunologa Viola, Santoro e Carofiglio tra gli ospiti
Si parte il 29 settembre decine di incontri organizzati in Fiera. Augias, Tozzi, Crepet e molti altri gli illustri ospiti del festival di Bruna Coscia
Oltre cinquanta appuntamenti per un’edizione tutta orientata al tema della ripartenza, dopo quasi due anni di emergenza legata alla pandemia ancora in corso. Torna a Padova con la sua edizione numero sedici, dal 29 settembre al 3 ottobre, La Fiera delle Parole, il festival promosso dal Comune di Padova con la direzione artistica di Bruna Coscia. Quasi cento autori, tanti incontri in presenza e in sicurezza, nei padiglioni della Fiera di Padova, un luogo che consente il distanziamento interpersonale e il rispetto delle norme di sicurezza previste per l’emergenza Covid-19. Il calendario costantemente aggiornato è online su www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival.
Il festival
Ad aprire il festival, come da tradizione, I Solisti Veneti – Ensemble Vivaldi: appuntamento mercoledì 29 settembre alle ore 17. A seguire, alle ore 17.30, La Fiera delle Parole abbraccia Vera e Giuliano Montaldo, amici del festival fin dalla prima edizione, collegati in streaming con Paolo Virzì e Fabrizio Corallo. A far da sfondo il documentario di Corallo “Vera e Giuliano: un grande amore” e il libro edito da La nave di Teseo in cui il grande regista racconta per la prima volta il film della sua vita. Oltre settant’anni di carriera, davanti e dietro la macchina da presa, raccolti dal filo rosso che lo lega alla moglie Vera, in una grande storia di amore e di cinema. Ancora Cinema, giovedi 30 settembre, ore 21, con Welcome Venice, il nuovo film di Andrea Segre, applauditissimo alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Con il regista ci saranno saranno presenti gli interpreti Paolo Pierobon, Andrea Pennacchi, Sara Lazzaro, Roberto Citran, Giuliana Musso. Saranno presenti inoltre Marco Paolini e Michela Signori-Jolefilm
Gli incontri
Tre gli appuntamenti dedicati ai temi della sostenibilità e del precario equilibrio in cui il pianeta si sta muovendo. Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini presenta mercoledì 29 settembre alle 21 il suo Terrafutura (Giunti/Slow Food editore), nato da tre dialoghi con Papa Francesco attorno ai temi dell’Enciclica Laudato. Anche lo scrittore Fabio Deotto racconta l’urgenza di una nuova sostenibilità in L’altro mondo. La vita in un pianeta che cambia (Bompiani), la cui presentazione è in programma giovedì 30 settembre alle 19: un libro che va a cercare un nuovo sguardo nelle storie reali di persone già oggi costrette a misurarsi con un pianeta più caldo, esplorando allo stesso tempo le zavorre cognitive e culturali che rendono così difficile accettare il cambiamento in atto. E anche il ritorno di Mario Tozzi alla Fiera delle Paorole, domenica 3 ottobre alle 11, non può che essere dedicato a Uno scomodo equilibrio. Uomini, virus e pandemie (Mondadori), libro che tiene assieme le questioni della sostenibilità ambientale, da sempre caro al geologo e divulgatore televisivo, con quelle dell’attuale contesto di incertezza legato al Covid-19. Tema centrale anche nelle riflessioni dell’immunologa Antonella Viola che giovedì 30 settembre alle 17.30 presenta il suo Danzare nella tempesta. E se l’epidemia di Covid-19 ha assestato un altro duro colpo al nostro Paese, bisogna oggi affrontare con coraggio i problemi strutturali che affliggono l’Italia: su questo riflette il sociologo Stefano Allievi, che domenica 3 ottobre alle 16 presenta il suo La spirale del sottosviluppo (Laterza), pamphlet che mette in evidenza l’inadeguatezza del nostro mercato del lavoro, i ritardi del sistema formativo, il paradosso di un paese che ignora le decine di migliaia di ragazzi costretti a emigrare ogni anno e continua a non gestire (e forse a non comprendere) l’immigrazione. Immigrazione e popoli al centro dell’appuntamento dedicato a Ferite di umanità. Cinquant’anni di Medici senza frontiere, un dialogo tra la giornalista Annalisa Camilli e Stefano Di Carlo, direttore generale dell’organizzazione umanitaria che da mezzo secolo porta soccorso fino agli estremi confini del pianeta. Quello che possiamo imparare in Africa. La salute come bene comune (Laterza) è il titolo del libro che Don Dante Carraro e Paolo Di Paolo presentano con intermezzi dell’orchestra Asclepio dei medici di Padova venerdì 1° ottobre alle 17.30: in un continente in cui il 70% della popolazione ha meno di trent’anni, c’è molto da fare ma c’è anche molto da imparare. Su noi stessi, sulla precarietà dei confini che pretendiamo stabili, sul rapporto con l’ambiente, sulla connessione strettissima fra il tema della salute e quello della giustizia sociale. Appuntamento per le scuole giovedì 30 settembre alle 11 con Gabriella Nobile che presenta I miei figli spiegati a un razzista (Feltrinelli). Tra gli altri appuntamenti per le scuole si ricordano quello con Piero Dorfles il 1° ottobre alle 11 per Il lavoro del lettore, Marika Piva per One book one City: La peste di Albert Camus giovedì 30 settembre alle 9 e Pino Roveredo con I ragazzi di via Pascoli venerdì 1° ottobre alle 11.
Augias e Santoro
Viviamo tempi orribili? Non è detto: questa la provocazione e il titolo dell’appuntamento con Corrado Augias giovedì 30 settembre alle 19: uno sguardo al di là degli schemi sull’Italia e gli italiani di oggi, alle prese con la nuova normalità. Un gradito ritorno quello del giornalista al festival. «Anche quest’anno a Padova tornano alcuni ospiti storici del Festival: voci che, anno dopo anno, continuano ad accompagnarci in una lettura continua del nostro presente, con uno sguardo attento sul prossimo futuro», spiega Bruna Coscia. Tra questi, il filosofo Umberto Galimberti con L’illusione della libertà, giovedì 30 settembre alle 16. Venerdì alle 21 è in programma un dialogo tra due storici amici della Fiera delle Parole: Dacia Maraini e Gherardo Colombo si confrontano sui temi più urgenti di questo difficile momento partendo dal titolo del nuovo libro della scrittrice, La rivoluzione gentile. Rivoluzione gentile è anche riuscire, come ha fatto l’ex magistrato, a unire il coraggio, le energie, la passione di tante persone per mettere in mare una nave che possa salvare chi è costretto a fuggire dalla propria terra Sabato 2 ottobre promette un nuovo tutto esaurito in sala l’appuntamento con il teologo Vito Mancuso con La vita spirituale, con l’accompagnamento musicale di Mario Folena. Dopo tre anni di assenza dalla manifestazione padovana, c’è grande attesa per il ritorno di Michele Santoro, che sabato alle 17.30 presenta Nient’altro che la verità (Marsilio), un libro in cui mafia e antimafia, politica e potere, informazione e depistaggi, vicende personali e derive sociali si intrecciano in un racconto che si muove tra passato e presente, dalla Sicilia degli anni settanta al paese che siamo diventati. Domenica 3 ottobre alle 17.30 Paolo Crepet incontra il pubblico per parlare di Oltre la tempesta. Come torneremo a stare insieme (Mondadori): spaventati, disorientati, ora depressi o inclini all'ira, ora fiduciosi nella solidarietà collettiva, stiamo attraversando la pandemia come fossimo in mezzo a un mare tempestoso, cercando di resistere nella speranza di arrivare presto a un approdo. Ma come sarà quel porto? Sempre domenica, ma alle 19 torna alla Fiera delle Parole la disincantata ironia di Michele Serra con Osso. Anche i cani sognano, un racconto semplice ma intenso che tocca temi importanti come la natura più profonda dell'uomo e il suo rapporto con il mondo che lo circonda. Sabato 2 ottobre alle 21 è la volta di Mario Tozzi, in un incontro tra musica e parole assieme a Luca Barbarossa. Come da tradizione, l’evento di chiusura del festival, domenica alle 21, è affidato a Roberto Vecchioni, che quest’anno regala al pubblico padovano le sue Lezioni di volo e di atterraggio insieme al musicista Massimo Germini. Tanti gli appuntamenti che La Fiera delle Parole mette in calendario con le voci più autorevoli della letteratura contemporanea. Mercoledì 29 settembre alle 18.30 Gianrico Carofiglio presenta Della gentilezza e del coraggio (Feltrinelli) con Camilla Baresani: è, quello di Carofiglio, un avvincente manuale di istruzioni per l’uso delle parole, del dubbio, del potere, in cui in grande romanziere racconta la passione civile, l’amore per le idee, le imprevedibili possibilità della politica.