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Caon: «Con il tram ne abbiamo viste di tutti i colori. E ora di dire basta a questo progetto»

Anche il gruppo Alternativa continua la sua battaglia contro il serpentone blu

«Tram fino a Legnaro? Un giorno forse capiremo cosa c’è dietro questa inspiegabile fascinazione dell’amministrazione Giordani verso questo mezzo obsoleto e, addirittura, fuori produzione». Roberto Caon, parlamentare di Forza Italia continua la sua battaglia contro il tram: «Non bastano i problemi legali emersi nei giorni scorsi - prosegue Caon - mi riferisco alle indagini della procura antimafia di Milano, non basta il fatto che, ha detta della stessa azienda, non si stia più producendo la tipologia di Tram utilizzata a Padova, Palazzo Moroni crede così tanto nel progetto da annunciare ogni mese nuove linee e nuove estensioni. E pazienza se, per farlo, dovrà cambiare la viabilità, rimuovendo rotatorie e allungando le code ai semafori, in una città che, come ha certificato un dossier recente dell’Agenzia europea per l’ambiente, è terza in Europa nella classifica dei centri con la peggiore qualità dell’aria. Ci sono modi migliori per spendere i soldi del Pnrr. Non solo: siamo ancora in tempo per cambiare i progetti in modo più sostenibile, senza perdere i fondi europei. Mi auguro che l’amministrazione padovana non si arrocchi su progetti che rischiano di nascere già vecchi e che inizi a prendere in considerazioni alternative per il trasporto pubblico, a cominciare dai bus elettrici».

Alternativa

Anche il gruppo Alternativa, nato dai fuoriusciti del Movimento Cinque Stelle che non sostengono il governo Draghi, evidenziano i loro dubbi: «L’epopea delle aziende che dovrebbero costruire la scellerata nuova linea del tram non sembra aver fine - dichiara Raphael Raduzzi, deputato di Alternativa alla Camera - .I padovani avevano appena digerito il fallimento del gruppo Psc che è finito in concordato preventivo in tribunale ed ora si trovano a scoprire che l’azienda che è subentrata, la Euro Ferroviaria Srl del gruppo Salcef, sarebbe tra le ditte hanno ricevuto consistenti servigi illegali da società della ’Ndrangheta .Una mazzata incredibile per i translohr-fanatici che insistono su un mezzo inadeguato scelto con un bando su cui aleggia ancora lo spettro del Tar che potrebbe invalidare la procedura. Ciò che abbiamo appreso dalla stampa è gravissimo: al rappresentante legale di Euro Ferroviaria srl la procura di Milano contesta i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione per crimine organizzato transnazionale. Così come è inaudito il silenzio di Giordani e del suo assessore Ragona, che continuano a tutti i costi a voler procedere per questa strada collezionando sempre e solo insuccessi. Dovrebbero invece pensare alla ragionevole scelta di annullare immediatamente il bando di gara e magari chiedere scusa ai padovani»

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