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Attualità Santo / Via San Francesco

Il Bo corre in aiuto del Musme: acquista 700 biglietti per docenti e personale universitario

L'Ateneo patavino ha raccolto il grido d'allarme del presidente della Fondazione Musme, Francesco Beghin, che a causa del lockdown ha visto precipitare gli introiti derivanti dai biglietti. Il costo dell'iniziativa è di settemila euro

Più che un aiuto concreto, un segnale: il Bo resta al fianco del Musme, Museo di Storia della Medicina e della Salute di Padova con l’acquisto di uno stock di biglietti da destinare a docenti e personale universitario.

L’iniziativa

Il consiglio d’amministrazione dell’Ateneo ha deciso di stanziare in via eccezionale settemila euro per comprare 700 biglietti per il Musme che versa in gravi difficoltà economiche. Il presidente della Fondazione che si occupa del museo, Francesco Peghin, aveva fatto presente ai soci (Università, Regione, Provincia, Comune, Azienda ospedaliera e Usl 6) che per effetto del lockdown si rischiava il peggio: la chiusura del museo. I soci versano 60 mila euro l’anno e per il resto il Musme (gestito dal 2013 dalla società Palazzo della Salute srl) deve sostenersi con i proventi dei biglietti o degli eventi che organizza e che costituiscono il maggior introito. Ma il coronavirus ha provocato la chiusura di quei rubinetti e il mantenimento della sede di via San Francesco sta diventando insostenibile.

Il ruolo del Bo

In realtà l’Ateneo patavino, da contratto, offre un contributo di natura scientifica, più che economica. Ma il Musme è ormai un punto di riferimento per studenti e turisti e lasciarlo morire è impensabile. Così, il Bo acquisterà 700 biglietti. Settemila euro non basteranno sicuramente a coprire tutti i costi di gestione che nel periodo di quarantena si sono accumulati, ma è comunque un forte segnale di vicinanza.

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