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Il Bo approva il "Gender Equality Plan" e si schiera contro stereotipi e disparità di genere

Spolverato: «Un documento con cui il nostro ateneo ribadisce e rinnova il proprio impegno a favore delle pari opportunità»

Approvato oggi 22 febbraio all’Università di Padova il Gender Equality Plan (GEP) 2022-2024, un documento programmatico con orizzonte triennale, che si inserisce nell’ambito dell’impegno dell’Ateneo nella promozione delle pari opportunità e parità di genere. Da tempo l’Università di Padova ha avviato un processo di pianificazione e monitoraggio delle politiche per la parità di genere, dotandosi di strumenti strategici e di rendicontazione, tra cui il Bilancio di genere, a partire dal 2017 e il precedente Gender Equality Plan, approvato nel 2019. Le pari opportunità sono anche tra le linee di azione della Carta degli impegni di sostenibilità, adottata nel 2018, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Obiettivi

La definizione degli obiettivi e delle azioni del nuovo GEP dell’Università di Padova segue nell’articolazione le cinque aree prioritarie di intervento identificate dalla Commissione Europea: l’equilibrio vita privata/vita lavorativa e cultura dell’organizzazione, l’equilibrio di genere nelle posizioni di vertice e negli organi decisionali, l’uguaglianza di genere nel reclutamento e nelle progressioni di carriera, l’integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nei programmi degli insegnamenti e il contrasto alla violenza e alle discriminazioni fondate sul genere e sull’orientamento sessuale.

Spolverato

«È con grande soddisfazione che vediamo approvato oggi un documento con cui il nostro Ateneo ribadisce e rinnova il proprio impegno a favore delle pari opportunità e della parità di genere – dice la prof.ssa Gaya Spolverato, delegata alle Politiche per le pari opportunità -. Nel nuovo piano triennale particolare attenzione è stata posta alla conciliazione tra l’attività lavorativa, attività di cura e vita privata, con azioni volte al sostegno alla genitorialità e all’accudimento di familiari e allo sviluppo del welfare aziendale. Fondamentale poi la diffusione e consolidamento di una cultura della parità e delle pari opportunità contro gli stereotipi e le discriminazioni, da promuovere anche attraverso iniziative di formazione e sensibilizzazione, con e per il territorio. Prosegue, poi, l'impegno per una più omogenea distribuzione di genere di studentesse e studenti nelle diverse aree disciplinari, e per incrementare la rappresentanza femminile ai vertici delle carriere accademiche e negli organi decisionali».

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