Varata la passerella ciclopedonale che unisce il Parco del Roncajette al Parco Fenice
Servirà a collegarla anche alla “tangenziale verde” est-ovest che corre lungo lungo gli argini della città. Sarà pronta entro l'anno
E’ stata varata oggi 15 ottobre, con due gigantesche gru, la nuova passerella ciclopedonale di collegamento tra il Parco Roncajette e il Parco Fenice. Totalmente metallica, lunga 48 metri per 78 ton di peso, la passerella ha una larghezza di 3,5 metri in grado di accogliere l’intenso movimento ciclopedonale che si svolgerà tra i due parchi. L’opera è stata realizzata da Zara Metalmeccanica di Dolo è ha comportato un investimento di 550 mila euro. Le operazioni di posa sono durate circa un’ora e mezza.
I lavori
Il completamento dei lavori, con la realizzazione delle rampe d’accesso, e della pavimentazione sul ponte dureranno circa un mese e mezzo. La passerella è un’opera di particolare importanza perché permette un collegamento diretto del Parco Roncajette, fino ad ora accessibile solo dalla zona industriale e isolato dal canale omonimo, al sistema ciclopedonale lungo gli argini che abbraccia la città da est a ovest permettendo di giungere fino al confine con i comuni di Selvazzano e Rubano, seguendo sempre gli argini dei corsi d’acqua. Una vera e propria “circonvallazione verde” della città già molto apprezzata da ciclisti e podisti.
Micalizzi
Il vicesindaco Andrea Micalizzi commenta: «Questa passerella è un collegamento importantissimo tra il Parco Roncajette e il sistema degli argini. Qui si collega con il Parco Fenice, ma da qui si prosegue lungo il canale San Gregorio e poi sullo Scaricatore. E’ quella che io definisco la tangenziale verde della città, perché proseguendo oltre lo Scaricatore oltre il Bassanello si entra nella zona del Basso Isonzo e attraverso l’argine del Brentella si arriva fino a Via Chiesanuova con un percorso attrezzato e illuminato. Un collegamento straordinario da est a ovest della città. Anche la presenza di Fenice qui, con le attività sia di carattere ricreativo e didattico ma anche con l’offerta di ristorazione fa si che questo luogo possa diventare uno snodo interessante e a ravvivare il Parco del Roncajette fino adesso un po’ isolato».
