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28mila alberi per la montagna veneta: clamoroso successo per #adottaunalbero

Tutto esaurito al Teatro Verdi di Padova per il concerto-evento: l’iniziativa solidale delle donne di Coldiretti permetterà di ricostituire quasi 150mila metri quadrati di foresta nelle zone ferite al maltempo

Tutto esaurito. Uguale successo clamoroso: il concerto #adottaunbosco, tenutosi mercoledì 30 gennaio al Teatro Verdi e organizzato dalle imprenditrici di Coldiretti Veneto per la montagna ferita, non solo ha fatto registrare il "sold out" ma ha fatto anche scattare una vera e propria gara di solidarietà.

28mila nuovi alberi

Oltre 600 persone, fra cui anche diverse sponsorizzazioni da parte di aziende del territorio, hanno raccolto l’invito di Coldiretti Donne Impresa a partecipare al concerto solidale, che ha portato sul palcoscenico Chiara Luppi e Vittorio Matteucci insieme alla U.S. Band. Dall’acquisto dei biglietti e dal sostegno benefico di studi, privati cittadini, ditte e società del generoso Nord Est sono stati raccolti fondi che, certificano gli esperti forestali, permetteranno di acquistare quasi 28mila nuovi alberi da mettere a dimora nei versanti flagellati dalla tempesta dello scorso autunno, dall’Altopiano di Asiago all’Agordino fino alle Dolomiti. Spiega Chiara Bortolas, leader veneta di Coldiretti Donne Impresa: «Si tratta di piantine di due tre anni di età e alte dai 30 ai 50 centimetri in media, che potranno essere messe a dimora a partire dal 2020, quando le superfici danneggiate saranno state esboscate e messe in sicurezza. Potremo così far rinascere almeno 150 mila metri quadrati di foresta sulla nostra montagna. In collaborazione con i tecnici abbiamo anche pensato ad un bel “biodiversity mix” con faggio, abete bianco e rosso, acero di monte, frassino maggiore, come pure un ricco corteggio di specie arboree minori  come il sorbo degli uccellatori, il salicone, il pioppo tremulo, l’olmo montano, il ciliegio e il tiglio selvatico. Non solo conifere ma anche tante latifoglie, capaci di dare fogliame di vari colori, ricchi di vita, ma anche di garantire un’ampia gamma  di legname grazie alle tipologie più adattabili ai cambiamenti climatici e interessanti anche dal punto di vista turistico. Le operazioni - aggiunge Bortolas - inizieranno non prima del prossimo anno, potranno essere coinvolti anche volontari, giovani, studenti, gruppi scout o alpini organizzati in campi di lavoro, perché ogni trapianto possa essere una festa e il battesimo di un nuovo inizio».

Concerto Coldiretti 2-2

Il concerto

Nel citare tutti i benefattori dell’evento, Valentina Galesso, responsabile provinciale delle agricoltrici patavine, ha ringraziato l’ex Miss Italia Gloria Zanin, già “madrina” delle donne di Coldiretti, le stesse che si sono impegnate per il successo dell’evento. «Il nostro presidio al progetto – ha annunciato - continuerà anche nei prossimi mesi come Coldiretti, Campagna Amica e  Terranostra. Presteremo particolare attenzione anche alla sistemazione dei sentieri e dei paesaggi della Grande Guerra percorsi tra storia e natura per restituire agli occhi dei turisti la bellezza di quei posti». Oltre al Presidente di Coldiretti Veneto Daniele Salvagno e al Direttore regionale Pietro Piccioni in platea con i rispettivi provinciali Massimo Bressan e Giovanni Roncalli, anche  le autorità che da tempo avevano aderito all’iniziativa: l’Assessore del Comune di Padova Chiara Gallani, che ha patrocinato il concerto, il numero uno della Provincia Fabio Bui, l’Assessore regionale all’ambiente e protezione civile Gianpaolo Bottacin, il Generale di Brigata Ugo Cillo e molti altri ancora.

Il messaggio

Ha fatto arrivare un lungo e partecipe messaggio anche la seconda carica dello Stato, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, padovana da sempre attenta alle iniziative solidali e sociali. «Sono idealmente con voi» scrive Casellati alla leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa Monica Merotto «nel fornire il mio contributo per una causa fondamentale per il nostro amato territorio. La bellezza unica dei boschi, i paesaggi incontaminati, il tessuto produttivo, la vocazione artigianale e turistica: siamo i depositari di un patrimonio naturale e sociale unico al mondo, che deve essere ripristinato, tutelato, valorizzato. E’ una grande sfida che chiama in causa tutti. Un compito che voi imprenditrici agricole avete dimostrato da subito di saper affrontare con il coraggio e la visione che vi contraddistinguono e che, sono certa, saranno gli elementi fondanti del successo delle vostre attività solidali».

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