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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Via libera alla rampa di accesso ciclopedonale all’argine dei canali Bacchiglione e Brentella

Si tratta del percorso ciclopedonale in Via Monte Cinto a Brusegana. I residenti avevano chiesto di poter avere un accesso agevole all’argine

Via libera della giunta al progetto definitivo del collegamento tra il percorso ciclopedonale sull’argine dei canali Bacchiglione e Brentella, recentemente dotato anche di illuminazione, e Via Monte Cinto a Brusegana. I residenti avevano chiesto di poter avere un accesso agevole all’argine, ancor più adesso che l’illuminazione e la sistemazione del fondo ha fatto crescere a dismisura il numero di cittadini che corrono, passeggiano o fanno una pedalata lungo questo percorso verde.

L'utilizzo

L’uso è tale che le persone hanno aperto autonomamente dei sentieri nel verde delle vie limitrofe per raggiungere la sommità arginale. Alla luce di questa necessità, il settote Lavori Pubblici ha messo a punto (progettisti l’architetto Alberto Marescotti e i geometri Alessandra Agosti e Daniele Pettenello) un accesso ciclopedonale illuminato che permette di raggiungere la sommità dell’argine da Via Monte Cinto. Sarà una rampa in pendenza, con una pavimentazione naturale identica a quella dell’ argine, lunga circa 60 metri in modo da assicurare una pendenza dolce agli utenti a piedi e in bicicletta. I lavori comportano un impegno di spesa di circa 60 mila euro e la durata dei lavori prevista sarà al massimo di 240 giorni.

Micalizzi

Il vicesindaco Andrea Micalizzi: «Questo è un intervento molto atteso e richiesto dagli abitanti del Quartiere , che così potranno agevolmente accedere all’argine, senza arrampicarsi lungo il sentiero che si è creato con il passaggio delle persone giorno dopo giorno. Uno di quei sentieri nell’erba che gli inglesi chiamano, poeticamente “desire paths”, cioè sentieri del desiderio, a indicare quei percorsi non previsti da progettisti di parchi e giardini che vengono tracciati nel verde dal passaggio quotidiano delle persone, che li preferiscono a quelli previsti, perché più brevi o più suggestivi, o più pratici. Se ci fate caso anche la nostra città ne è piena. Questa volta i nostri progettisti hanno deciso di adottare uno di questi sentieri del desiderio, trasformandolo in un accesso agevole e illuminato e esaudendo così il desiderio dei cittadini di raggiungere la sommità dell’argine. E’ uno di quegli interventi “minori” che però hanno un grande effetto pratico sulla fruizione degli spazi verdi e della città in generale, quel lavoro di ricucitura delle trame della città al quale ci stiamo dedicando da tempo e che, ho potuto toccare con mano, i padovani apprezzano molto»

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