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Dalle etichette emergenti a quelle bio: i vitigni padovani protagonisti a Vinitaly

Spiega Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Veneto: «Siamo reduci da un’annata favorevole sia sotto il profilo della qualità che della produzione con un incremento della superficie coltivata a vigneto, oltre i 7.500 ettari»

Dagli oltre 7500 ettari di vigneti padovani in arrivo al Vinitaly, i vitigni emergenti e le etichette bio (con importanti innovazioni in bottiglia all'insegna della sostenibilità ambientale) saranno tra le novità delle case vinicole padovane presenti all’esposizione internazionale in Fiera a Verona.

Imprenditori vitivinicoli padovani

Coldiretti Padova annuncia inoltre che a fianco all’innovazione non mancherà il contributo tradizionale e lo spirito autoctono perpertuato dagli imprenditori vitivinicoli padovani: dal Fior d’Arancio Docg ai grandi vini rossi dei Colli Euganei, dal Friularo della Cantina di Conselve, ai bianchi e rossi delle Doc Bagnoli, Corti Benedettine e Merlara,solo per citarne alcuni, senza dimenticare la sempre più nutrita rappresentanza della vocazione al biologico delle aziende vitivinicole. Spiega Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Veneto: «La viticoltura padovana, come sempre, avrà ampia visibilità nei nostri spazi come nel padiglione della Regione Veneto, dove troveremo molte aziende di casa nostra, insieme ai Consorzi di tutela, alle Cantine e alle realtà che fanno grande il vino padovano. Siamo reduci da un’annata favorevole sia sotto il profilo della qualità che della produzione con un incremento della superficie coltivata a vigneto, oltre i 7.500 ettari». Fabio Giorio, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti, aggiunge che «le varietà a bacca bianca superano il 72%, con in testa la varietà Glera (3.300 ettari) base delle Doc Prosecco e Colli Euganei Serprino, seguita dalla storica uva rossa Merlot (1.050 ettari) a pari merito con il Pinot Grigio, spinto dalla recente denominazione Delle Venezie, quindi il Moscato Giallo, da cui si ottiene il pregiato Colli Euganei Fior d’Arancio Docg. Il numero delle aziende vitivinicole padovane si assesta a quota 3.750, in leggero calo dallo scorso anno, ma  con un aumento, di conseguenza, della superficie media di vigneti di 2 ettari per azienda».

Sviluppo della coltivazione biologica

Prosegue Giorio: «La viticoltura padovana è sempre più orientata alla qualità e all’origine e cresce il numero di bottiglie a marchio Doc e Docg. Praticamente stabile negli ultimi tre anni la performance del Fior d’Arancio dei Colli Euganei Docg,mentre continua la crescita della Docg Friularo in pianura, ormai i vini bandiera dei due territori, sul quale i nostri produttori hanno puntato con convinzione e dedizione fin dall’inizio. Il vino imbottigliato si attesta per il 2018 a 6.815 ettolitri per il primo, e 1.093 ettolitri per il secondo. Altro motivo di soddisfazione per la viticoltura padovana è lo sviluppo della coltivazione biologica in 612 ettari di vigneti coltivati da 149 aziende con 183 ettari già certificati e 429 in conversione. Su questo fronte Coldiretti sta lavorando al bio distretto dei Colli Euganei proprio per favorire e agevolare questa forma di coltivazione sostenibile. Inoltre siamo impegnati a livello regionale nello studio e sperimentazione dei vitigni resistenti, una nuova via della sostenibilità da affiancare al biodistretto e che trova un’attenzione e un consenso sempre più  ampio fra i consumatori. Nelle prossime settimane, in vista della nuova annata, Coldiretti Padova organizzerà diversi appuntamenti dedicati all’aggiornamento tecnico dei produttori e dei soci delle cantine. Coldiretti Padova ha inoltre istituito la consulta di settore viticolo, per tenere sempre aperto un canale con i viticoltori sulle evoluzioni normative insieme alle possibilità di sviluppo e crescita del comparto».

Vinitaly

Nei quattro giorni del Vinitaly a “Casa Coldiretti” si susseguiranno momenti dedicati ai nuovi trend del mondo del vino, dalla produzione ai consumi, con una particolare attenzione all’internazionalizzazione e alla sostenibilità ma anche curiosità con la presentazione di indagini, ricerche ed esposizioni mirate. Degustazioni con i produttori più innovativi del panorama nazionale saranno guidate dal coordinatore del comitato di supporto alle politiche di mercato del vino della Coldiretti Riccardo Cotarella ma per tutta la durata della manifestazione sono previsti anche incontri con buyer internazionali in collaborazione con l’Ice, l’Istituto italiano per il commercio con l’estero.

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