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West Nile, dalla Regione un milione di euro per i trattamenti. Zaia: «Serve la collaborazione di tutti»

Dalla Regione il Piano Straordinario per il Contrasto alla Diffusione del West Nile Virus. La nostra provincia la più colpita. Comuni come la stessa Padova, Cadoneghe, Ponte San Nicolò, Selvazzano Dentro, Albignasego e Abano Terme sono inseriti tra le zone più a rischio

La Giunta regionale del Veneto, nella sua seduta di martedì 30 agosto, ha approvato un Piano Straordinario per il Contrasto alla Diffusione del West Nile Virus. «È un’emergenza sociale – ha sottolineato il Presidente Zaia presentando il piano della Regione -, perché si sta diffondendo più del previsto. La nostra zona è interessata probabilmente per la disponibilità idrica, per gli acquitrini e quello che si va a formare». Come si evince dai dati di questi giorni è proprio la provincia di Padova la più colpita. Comuni come la stessa Padova, Cadoneghe, Ponte San Nicolò, Selvazzano Dentro, Albignasego e Abano Terme sono inseriti tra le zone più a rischio. 

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Il Piano, condiviso con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità, prevede una serie di interventi da attuare nei primi 10 giorni di settembre, con l’obiettivo di ridurre le nuove infezioni nella popolazione più a rischio. Una mappa di valutazione del rischio permetterà di indirizzare gli interventi che saranno concentrati nei territori in cui si potrebbero verificare il maggior numero di casi nelle prossime settimane, sulla base dei dati di sorveglianza epidemiologica raccolti dalla Regione, dalle ULSS e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. «Nella serie di indicazioni che diamo, chiediamo - spiega il Presidente - ai cittadini di evitare di lasciare acqua nei vasi in casa propria. Noi facciamo due azioni: l’azione larvicida e l’azione insetticida. Con questo milione di euro attiviamo tutta una serie di trattamenti ma diamo anche indicazioni ai cittadini: un controllo responsabile del territorio non prescinde dalla collaborazione con i cittadini. È importante evitare ogni forma di ristagno d’acqua nella propria proprietà». Coinvolti dalla Regione tutti i componenti del Tavolo intersettoriale regionale e in particolare Azienda Zero e le Ulss del Veneto, i Comuni con particolare riferimento a quelli classificati nei livelli a più alto rischio, eventuali enti e associazioni locali coinvolti in forma attiva o passiva nella lotta al vettore di Wnv per causa delle loro attività.

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