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Zaia: «Cinque morti questa notte a Padova: quattro non erano vaccinati»

«Il vaccino ci sta salvando da una tragedia immane. Bisogna smetterla una volta per tutte di credere a certe fandonie. Le persone si devono vaccinare», dichiara il Presidente che invita la farmacie a tenere aperti i punti tamponi anche la domenica

Punto stampa di lunedì 27 dicembre dalla sede Protezione Civile di Marghera. Il presidente Luca Zaia ha fatto il punto della situazione anticipando uno studio sulla necessità ed efficacia sulla terza dose da parte dello staff della professoressa Ricci e del professor Bonfante. «Il vaccino ci sta salvando da una situazione che altrimenti sarebbe drammarica. Quanti morti in meno abbiamo grazie alla vaccinazione. Sono morte cinque persone a Padova questa notte, anche in questo caso quattro non vaccinati e un vaccinato. Ho l’obbligo di dirle certe cose, nessuno vuol fare allarmismo ma questa è la realtà»

Bollettino

«Classifica nazionale, 24 e 25 dicembre, la Regione che ha vaccinato di più è stata il Veneto. Un grazie a tutto il mondo dei sanitari e dei volontari. Capisco le polemiche sulle code, ma non c’è personale in più. Siamo tutti i giorni i primi in Italia per numero di tamponi», ha evidenziato soddisfatto Zaia. «Il bollettino - evidenzia il Presidente - ci dice che sono 2816 i positivi in Regione. Abbiamo la minor percentuale di positivi rispetto ai tamponi e siamo quelli che ne facciamo di più. 1398 i ricoverati, più 48. 1213 sono in area non critica, 185 in terapia intensiva, tredici pazienti in più. Ci sono 279 persone che sono in terapia intensiva per patologie che non c’entrano con il Covid». Vaccini: «Nel giro di un paio di giorni raggiungiamo i nove milioni inoculati. Per quanto riguarda la terza dose, viaggiamo a 50mila booster al giorno. La popolazione vaccinabile all’inizio di questo percorso, era di due milioni. Siamo a un milione e duecentomila booster, puntiamo al milione e mezzo entro il 31 dicembre. Crescono anche le prime dosi». 

Vaccini

«Detto questo, ci sono cinquanta nuovi ricoveri ogni giorno. Vuol dire che bisogna smetterla una volta per tutte di credere a certe fandonie. L’80% dei ricoverati sono non vaccinati che hanno una età media più bassa e sono i casi più complicati. I vaccinati invece o hanno la prima dose, pochi, o la secondo dose ormai precipitata. Abbiamo due ricoverati con la terza dose, ma se l’erano fatta due giorni prima. Sono morte cinque persone a Padova questa notte, anche in questo caso quattro non vaccinati e un vaccinato. Ho l’obbligo di dirle certe cose, nessuno vuol fare allarmismo ma questa è la realtà. Se non avessimo i vaccinati oggi saremmo chiusi e con tassi di mortalità importanti. Abbiamo più contagiati, una variante che è più impegnativa eppure stiamo reggendo. I vaccinati sono quelli che ci garantiscono di essere aperti. L’indicazione che ne viene fuori dagli studi fatti dalla dottoressa Ricci e dal professor Bonfanti lo dice chiaramente».

Festività

«Noi siamo preoccupati perché tra il 5 e il 10 gennaio capiremo come sono andate queste giornate di festa. Rispettiamo però le regole, ascoltiamo i campanelli d’allarme. I sintomi ormai li conosciamo tutti. E vediamoci di proteggerci con le mascherine. C’è ancora troppa gente che si dimentica di usarla. Siamo preoccupati a maggior ragione per le festività. Dobbiamo essere prudenti». Poi un invito: «Sarebbe molto importante se le farmacie tenessero aperto i punti tamponi anche la domenica. E' una richiesta che faccio anche se so qualcuno storcerà il naso. Sarebbe però molto utile». 

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