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Dopo la tragedia riapre la Marmolada, Zaia: «Ripartenza nel segno del ricordo delle vittime»

Nella tragedia del 3 luglio scorso persero la vita 11 persone. Giovedì è prevista la riapertura

»La riapertura degli impianti di risalita della Marmolada, è una notizia importante per le nostre montagne e le intere Dolomiti. La memoria per la sciagura di quest’estate resta vivida; il ritorno, progressivo, alle attività deve fare i conti con il doveroso ricordo delle vittime. Sono convinto però che quegli stessi alpinisti che hanno perso tragicamente la vita sarebbero stati sostenitori di una consapevole frequentazione dei pendii della Marmolada, meta tanto amata da escursionisti e sciatori. La riapertura, nel rispetto delle prescrizioni predisposte dai tecnici, la dobbiamo anche a loro, alle undici vittime della tragedia della scorsa estate». Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta così l’apertura degli impianti sul versante veneto della Marmolada prevista per giovedì prossimo. Furono 11 le vittime della tragedia del 3 luglio scorso: nove sono italiane e due ceche. Si chiamavano: Filippo Bari, Paolo Dani, Tommaso Carollo e Liliana Bertoldi, i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina e Nicolò Zavatta. I due turisti cechi sono invece Pavel Dana e Martin Ouda.

Il ritorno

«Assieme agli impianti, saranno riaperti anche il Museo della Grande Guerra e la mostra ‘Formiche in Marmolada’ di Fabio Vettori allestita nella sala polifunzionale della stazione di Serauta – prosegue Zaia – Sono altre due occasioni per riportare i visitatori sulla nostra ‘Regina delle Dolomiti’, sapendo coniugare attività outdoor e approfondimento storico-culturale. L’augurio è di tornare a far vivere una zona tanto amata, con numerose modalità. La Marmolada è, ed è stata, un simbolo dell’ecosistema fragile delle Dolomiti: ma deve essere anche bandiera di un rapporto con le ‘terre alte’ fatto di occupazione giovanile, sviluppo economico e turistico, di lotta allo spopolamento. L’augurio è che questa stagione invernale sia quindi, per tutti gli operatori, un momento di ripartenza nel segno del ricordo».

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