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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Zaia: «Di variante parliamo da Natale, c'è chi la scopre oggi. Il lockdown lo chiede chi non ha responsabilità»

Ancora polemica a distanza con il professor Crisanti che giudica immorale e la possibilità di acquistare vaccini dalla Regione: «Per Crisanti non era immorale quando gli abbiamo comprato la macchina per fare tamponi»

Con l'inizio della settimana, sono ripresi oggi, 15 febbraio, dalla sede della protezione civile regionale di Marghera, gli appuntamenti informativi del presidente della Regione Luca Zaia sulla situazione relativa al Covid-19 in Veneto. Alla destra e alla sinistra di Zaia, l'assessore alla sanità Manuela Lanzarin ed il direttore della sanità veneto Luciano Flor. 

Dati

Il presidente del Veneto ha dato lettura del bollettino delle 8 di questa mattina, evidenziando che nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 8.221 tamponi e solo il 2,93% di questi (241) ha avuto un esito positivo. E mostrando le cifre dei pazienti Covid in ospedale, Zaia ha sottolineato che i positivi al coronavirus nelle terapie intensive venete sono scesi sono i 100.

Variante inglese

«Sulle varianti del virus siamo stati tra i primi a parlarne lo scorso 27 dicembre - ha detto Zaia - all'epoca sembrava fosse una giustificazione per i dati che avevamo in Veneto. Oggi parlano tutti di varianti: in Veneto la variante inglese pesa per il 17% sulla situazione contagi. Chi dice di fare un nuovo lockdown parla senza avere responsabilità legali. Non sono un esperto ma mi sembra che la comunicazione degli scienziati stia prendendo davvero una brutta piega. Alla fine ci toccherà fare il lockdown. Sabato scorso c'è stato il primo screening in piazza a Padova, con i tamponi di terza generazione: su 152 giovani Over 18 è stato trovato un solo positivo. Il prossimo weekend lo screening continuerà a Verona e Treviso. Per le scuole superiori - conclude Zaia - il nostro intento è proseguire con le lezioni al 50% in presenza fino al 5 marzo, giorno in cui terminerà il Dpcm attualmente in vigore».

Vaccini e morale

Nella conferenza stampa si è parlato molltissimo di vaccini. Una giornalista della trasmissione de La 7, "Piazza Pulita", ha riportato le parole del professor Andrea Crisanti che ha definito immorale il fatto che alcune regioni stiano trattando direttamente l'acquisto di dosi di vaccini. «Per Crisanti non era immorale quando gli abbiamo comprato la macchina per fare tamponi», ha risposto seccato il Presidente del Veneto. Il Presidente ha insistito su questo punto, ossia sul fatto che si possono acquistare dosi di vaccino fuori dalle quote assegnate ai Paesi. «Se è immorale questo, vuol dire che andrò a confessarmi», ha chiosato sarcastico Zaia. 

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