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Martedì, 16 Aprile 2024
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Zaia: «Veneto resta zona rossa. Scuola: riapriamo dal 6 grazie ai tamponi»

«Penso che le scuole di ogni ordine e grado vadano riaperte utilizzando screening settimanali con i tamponi. Questo ci permetterebbe di riaprire in sicurezza. Le scuole superiori sono state le più martoriate dalle chiusure. Non possiamo pensare che la Dad sostituirà la scuola in presenza»

Il Veneto resta in zona rossa per la terza settimana di fila: l'indice Rt oggi è di 1,23 (sotto la soglia di 1,25) e l'occupazione delle terapie intensive si attesta al 24% su limite del 30%. Parametri da zona arancione ma l'incidenza è ancora di 254 casi su 100mila abitanti. Non si poteva superare la soglia di 250 casi. «La zona arancione sarebbe durata solo da martedì a venerdì, io spero che, da martedì 6 aprile, il Veneto possa tornare in zona arancione (o addirittura gialla) e tutte le scuole vengano riaperte». Inizia con queste parole, venerdì 26 marzo, il nuovo punto stampa sull'emergenza Covid del Presidente Zaia.

Scuola

Una buona notizia arriva sul fronte delle scuole: «Penso che le scuole di ogni ordine e grado vadano riaperte utilizzando screening settimanali con i tamponi. Questo ci permetterebbe di riaprire in sicurezza. Le scuole superiori sono state le più martoriate dalle chiusure. Non possiamo pensare che la Dad sostituirà la scuola in presenza. I genitori hanno ragione da vendere: se, coinvolgendo anche il personale scolastico, i tamponi venissero fatti con regolarità tutti gli istituti potrebbero riaprire in sicurezza. Gli spettacoli viaggianti, invece, sono ancora tra i settori più colpiti dalla pandemia: li ho incontrati questa mattina, persone piene di dignità che da un anno non lavorano più perché tutte le sagre sono state cancellate. Abbiamo stanziato dei fondi con Unioncamere e speriamo che nelle prossime settimane arrivino nuovi aiuti».

Il piano vaccinale

Sul piano vaccinale il Presidente ha invitato tutti ad aver pazienza, facendo intendere che bisogna spingere il più possibile ma è inevitabile ci sarà qualche disguido. «Stamattina con i direttori delle Ulss abbiamo visto il nuovo portale per prenotare le vaccinazioni: è facilissimo, non servirà nemmeno inserire il proprio nome. Si potrà usare anche sullo smartphone. Lunedì la presenteremo. Le somministrazioni stanno crescendo, speriamo di arrivare a 30mila vaccinazioni al giorno. L'obiettivo è arrivare a 50mila vaccinazioni al giorno. Abbiamo 1300 persone impegnate come personale nella campagna vaccinale».

Accompagnatori

Tutti gli accompagnatori degli Over 80 con più di 65 anni verranno vaccinati senza prenotazione. «Se c'è troppa coda gli verrà dato un appuntamento. Ai cittadini chiedo la massima pazienza. Qualche disagio sarà inevitabile ma stiamo iniziando a spingere al massimo. Abbiamo medici che si sono offerti di far vaccini fuori dai loro orari di lavoro e molti ragazzi che si sono proposti come volontari per le accettazioni: c'è bisogno dell'aiuto di tutti. Chi vuole proporsi contatti la direzione della propria Ulss di riferimento: un posto glielo si trova. Dalla prossima settimana dovrebbero arrivare 300mila nuovi vaccini, motivo per cui speriamo di poter avviare le vaccinazioni in azienda. Non ha senso tenere troppi vaccini fermi in magazzino». Per anticipare polemiche Zaia ci tiene a sottolineare un aspetto: «Nessuno toglie vaccini agli anziani per darli alle imprese. Il Ministero ci dice che la vaccinazione aziendale deve andare in parallelo con quella per fasce d'età. Lunedì verrà chiuso l'accordo con le farmacie per la prenotazione dei vaccini. Se l'accesso diretto di domenica 28 marzo funzionerà sarà applicato a livello regionale per determinate categorie che potranno vaccinarsi senza prenotazione».

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