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Giovedì, 25 Aprile 2024
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«Sì ai sensi unici pedonali, ma il Comune coinvolga i commercianti»: la richiesta di Confesercenti

«È una proposta che ci trova sicuramente favorevoli e che speriamo possa presto trovare effettiva realizzazione, a patto però che il piano per la viabilità sia condiviso con le associazioni di categoria. Il tavolo dove discuterne»

Sensi unici pedonali? Sì, ma preceduti da una condivisione di proposte: questa, in sintesi, la posizione di Confesercenti del Veneto Centrale in relazione all'ipotesi di ordinanze comunali in vista del prossimo weekend.

Confesercenti

«Quella per l’istituzione di sensi unici pedonali» esordisce il presidente della Confesercenti del Veneto Centrale, Nicola Rossi «è una proposta che ci trova sicuramente favorevoli e che speriamo possa presto trovare effettiva realizzazione. A patto, però, che il piano per la viabilità sia condiviso con le associazioni di categoria. Il tavolo dove discuterne» ricorda Rossi «c’è già ed è quello del distretto del commercio, che riunisce tutte le anime. Al Comune, quindi, chiediamo di poterne discutere insieme, di essere coinvolti per dare un utile contributo nell’ottica di capire quali percorsi ha più senso valorizzare. Anche in base alle aree di parcheggio e alla direzione di flussi principali».

Esperimento

L’esperimento, del resto, è da considerarsi già testato: in altre città questa misura è già stata introdotta da anni, e con esiti molto positivi. «Penso ad esempio a Verona» continua Rossi, dove i mercatini di Natale spostano anche 400mila persone e la ressa in centro era diventata insostenibile. E già da anni, proprio per ovviare al sovraffollamento eccessivo che rendeva meno fruibili le strade più battute, era stato introdotto il senso unico pedonale. Una novità che, allargando l’area di passeggiata, ha creato nuove opportunità per le aree di minor passaggio, rilanciandone le attività commerciali. Non solo in maniera diretta, portando clienti nei negozi, ma anche sul lungo periodo, permettendo a molte persone di riscoprire luoghi e attività dove tornare. Ben venga, quindi, se anche Padova vuole adottare questa misura nell’ottica di evitare gli assembramenti».

Padova

Nella sola via del Santo, fra negozi e pubblici esercizi, sono circa una quarantina le attività che potrebbero guadagnare visibilità dalla nuova viabilità. «Viviamo una fase particolarmente complessa» sottolinea Cristiano Amedei, delegato Confesercenti del centro e titolare della libreria Minerva in via del Santo «tanto dal punto di vista sanitario quanto dal punto di vista economico. È evidente che questo provvedimento non risolverà del tutto il problema del sovraffollamento di via Roma, che è quello che più preoccupa, ma sicuramente è una buona proposta per limitare i danni. E in più avrà l’effetto di portare un po’ di passaggio in più in alcune vie meno frequentate».

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