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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Urologia: ad Abano Terme un convegno celebra i 35 anni della “vescica ileale padovana”

L’evento formativo “Uro-Days Aponensi - Demolire e ricostruire la vescica in chirurgia robotica”, in programma sabato 8 ottobre a Villa Bassi Rathgeb, sarà l’occasione per presentare il volume che illustra la metodica ideata dal professor Walter Artibani nel 1987 e “aggiornata” e standardizzata con tecnica robotica nel 2019 al Policlinico Abano

Ad Abano Terme specialisti a convegno per celebrare i 35 anni della “VIP – Vescica Ileale Padovana”, metodica di ricostruzione della vescica che utilizza una porzione di intestino. La procedura, ideata nel 1987 dal professor Walter Artibani, pioniere della chirurgia urologica oncologica robotica e funzionale e dell’incontinenza urinaria, e “aggiornata” e standardizzata con tecnica robotica al Policlinico Abano dal 2019, evita al paziente, dopo l’asportazione della vescica in caso di tumore, di trascorrere il resto della vita con un sacchetto esterno per la raccolta delle urine nonostante l’intervento demolitivo.

Scarica la locandina con tutto il programma

L’approfondimento su questa procedura e sulle ultime novità per il trattamento delle neoplasie vescicali sarà il focus dell’evento “Uro-Days Aponensi - Demolire e ricostruire la vescica in chirurgia robotica”, organizzato da Fondazione Leonardo per le Scienze Mediche Onlus, in programma sabato 8 ottobre a Villa Bassi Rathgeb (via Appia Monterosso 52) e rivolto ai medici di medicina generale, agli specialisti e agli specializzandi in urologia. I partecipanti saranno omaggiati del volume “Vescica Ileale Padovana” (ed. Minerva Medica, 2022), scritto dal professor Artibani, dal professor Giovanni Cacciamani, co-direttore dell’AI Urology Center dell’Università della California del Sud (USC), e dal professor Fabrizio Dal Moro, direttore della Clinica Urologica dell’Azienda Ospedale - Università di Padova, che sarà presentato in anteprima durante il convegno nella città aponense.

Le neoplasie vescicali

Il tumore della vescica rappresenta una delle neoplasie a maggiore incidenza nella popolazione italiana che nel 2020 ha registrato 25.500 nuovi casi (20.500 uomini, 5.000 donne), come evidenziato dalla pubblicazione dell’AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica “I numeri del cancro 2021”.

Un terzo dei casi diagnosticati è costituito da tumori muscolo-invasivi della vescica. Si tratta di una patologia grave che richiede un trattamento aggressivo multidisciplinare che consiste più frequentemente in una chemioterapia neo-adiuvante (pre-operatoria), seguita dalla cistectomia con derivazione urinaria. Nuove prospettive sono in fieri grazie alla immunoterapia e all’utilizzo di nuovi agenti terapeutici attivi su bersagli molecolari.

«Quando questa malattia coinvolge in profondità la parete vescicale - spiega Daniele Romagnoli, responsabile dell’Urologia del Policlinico Abano di Abano Terme - è necessario procedere all’intervento di cistectomia radicale, ossia all’asportazione chirurgica di vescica e organi pelvici: la prostata nell’uomo e l’utero e le ovaie nella donna. Si tratta di una procedura complessa e delicata, che nei centri di eccellenza viene eseguita con la tecnologia robotica, con ottimi risultati sia dal punto di vista oncologico che della qualità di vita».

Il Policlinico di Abano Terme è stata la prima Struttura in Veneto a eseguire l’intervento di cistectomia radicale robotica, nel giugno del 2015, maturando sino a oggi una casistica di circa 200 procedure.

La collaborazione con il professor Artibani

Grazie alla collaborazione con il professor Walter Artibani, già direttore della Clinica Urologica di Verona, è stato possibile, a partire dal 2019, aggiungere alle varie metodiche di ricostruzione della vescica asportata impiegate nella struttura sanitaria aponense anche quella nota come “Vescica Ileale Padovana” (VIP).

«Si tratta di una procedura - spiega il professor Artibani - che prevede la riconfigurazione di una porzione di 40 cm di intestino detubularizzato, al fine di ottenere un nuovo serbatoio per sostituire l’organo asportato, senza pertanto ricorrere a ‘sacchetti esterni’ di raccolta delle urine. Questa particolare ricostruzione è stata ideata nel 1987, eseguita per la prima volta a Padova il 9 settembre 1987 e ulteriormente perfezionata negli anni successivi».

«Si tratta di una tecnica originale, basata su solidi presupposti anatomo-funzionali, ideata nel momento “magico” della clinica urologica di Padova, allora diretta dal professor Francesco Pagano. A 35 anni di distanza la tecnica mantiene tutta la sua validità, ha superato il vaglio dei tempi risultando moderna e attuale ed è utilizzata in molti centri italiani ed europei.

A fronte di una crescente diffusione di questa metodica, l’Urologia del Policlinico di Abano Terme ha proceduto al perfezionamento e alla standardizzazione della variante robotica di questo tipo di ricostruzione, consentendo di coniugare i benefici di questa tecnica ai vantaggi dell’approccio robotico: minimo trauma sui tessuti, massima precisione e rapida ripresa delle attività di tutti i giorni. «Possiamo offrire ai pazienti una soluzione mini-invasiva e all’avanguardia per un tumore così aggressivo e con un tale impatto sulla qualità di vita», specifica Romagnoli.

L’anteprima

Il libro sulla Vescica Ileale Padovana - presentato in anteprima in occasione dell’evento - raccoglie la storia della tecnica e il suo perfezionarsi negli anni fino all’attuale versione in laparoscopia robot-assistita e vede coinvolti illustri specialisti italiani che recentemente hanno sviluppato tecniche analoghe. Al tema della vescica ileale padovana è stato dedicato un canale YouTube

(https://www.youtube.com/channel/UCN6AA1jsrahwLqA8mbZHfNg) dove sono raccolti video sulle tecniche di ricostruzione della vescica.

L’evento formativo

Agli “Uro-Days Aponensi”, patrocinati dal Comune di Abano e dall’Associazione Triveneta di Urologia, interverranno alcuni esperti del settore. Oltre ai professori Walter Artibani e Fabrizio Dal Moro, al dottor Daniele Romagnoli e al dottor Giovanni Cacciamani, che si collegherà da Los Angeles, interverranno Antonio Celia, direttore dell’Urologia dell’ospedale San Bassiano AULSS 7 Pedemontana e presidente dell’Associazione Triveneta di Urologia, Maria Angela Cerruto, professoressa di Urologia dell’Università di Verona, Pierfranco Conte, professore di Oncologia medica all’Università degli Studi di Padova, consulente del Policlinico Abano e coordinatore della Rete oncologica veneta, e il dottor Ugo Fedeli, epidemiologo del Servizio Epidemiologico Regionale e Registri dell’Azienda Zero della Regione del Veneto.

Foto da comunicato stampa Walter Artibani e Daniele Romagnoli

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