Green non solo nei prodotti ma anche nel comportamento. E' la filosofia di Bios Line, l'azienda padovana che da 25 anni produce integratori e cosmetici a base di estratti vegerali. "Chi crede nelle proprietà salutistiche degli ingredienti vegetali deve per primo impegnarsi perchè l'equilibrio della natura sia preservato e rispettato - dice Paolo Tramonti, amministratore unico di Bios Line - e proprio partendo da questa considerazione abbiamo progressivamente costruito e consolidato il profilo verde della nostra impresa. Fin dall'inizio abbiamo scelto sono estratti vegetali attentamente selezionati e, quando possibile, da agricoltura biologica e dando la preferenza a procedure che rispettano la massima naturalità, quindi niente parabeni, oli minetali o test su animali. Quindi abbiamo progressivamente introdotto una serie di iniziative di eco sostenibilità che ci hanno valso, nel 2010, il Premio Zip per l'impegno ambientale".

Da anni, Bios Line aderisce a ImpattoZero, il progetto di LifeGate che contribuisce alla creazione e alla tutela di foreste in crescita e, sempre per compensare e ridurre le emissioni di anidride carbonica, nel 2009, ha provveduto a installare nella propria sede un impianto fotovoltaico che è stato poi triplicato fino a raggiungere la produzione degli attuali 60 hwk. L'azienda è inoltre impegnata nel riciclo dei materiali di imballaggio e usa cartone, anzichè plastica, per diversi imballi. Per i suoi cataloghi, depliant e materiale informativo utilizza esclusivamente carta FSC, cioè proveniente da foreste gestite secondo principi eco-sostenibili e con l'obiettivo di ridurre al minimo ogni spreco. I risultati premiano gli sforzi di Bios Line.+

Nel 2011 l'azienda padovana ha registrato un incremento di fatturato del 15% sul 2010. In particolare si è distinta la vendita dei Solari Nature's che lo scorso anno ha registrato un balzo del 54%, quella dei prodotti Cell Plus con una crescita del 20% e quella dei prodotti per capelli BioKap che è aumentata dell'11%. Il fatturato è in crescita anche all'estero che per ora rappresenta solo l'8% ma che ha previsioni di raggiungere il 10% soprattutto in Europa, Medio Oriente e America Centrale.