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Dino Musner: una vita dedicata al nuoto

Scomparso martedì, si può a diritto definire come uno dei padri del nuoto padovano. Il suo ricordo rimarrà vivo per quanto ha saputo trasfondere, oltre che nel nuoto, nell'educazione dei giovani

Vi sono persone nella storia di una città e di una regione che non potranno mai essere dimenticate per quanto hanno dato all'ambiente in cui sono vissuti e per come hanno gestito il loro rapporto con la realtà quotidiana. Uno di questi è senza dubbio Dino Musner, scomparso martedì scorso e che si può a diritto definire come uno dei padri del nuoto padovano. Sposato con Giuliana Quaggiotti, ex nuotatrice, aveva "scoperto" una seconda famiglia nella Società Nuotatori Padovani che aveva fondato nel 1960 assieme ad una trentina di soci. Di questa società è stato senza dubbio, oltre che il fondatore, allenatore, direttore tecnico, guida fondamentale, oltre che un vero amico dal primo all'ultimo dei suoi atleti. Sotto la sua guida, e quando ai vertici della società si alternarono personaggi come Ivone Grassetto e Amedeo dalle Molle, giunsero ai massimi livelli nazionali ed internazionali atleti quali Mario Farolfi, Franco Chino, che prese parte anche alle Olimpiadi di Cittàdel Messico, Enzo Destro e tanti altri ancora, con la "nuotatrice regina" in campo feminile quale è stata Novella Calligaris. Novella è stata la prima italiana in grado di competere con le tedesche dell'Est, partendo proprio dalle piscine della Paltana. Sono gli anni in cui l’Italia è pervasa di energia e curiosità, i cambiamenti introdotti nel campo dei costumi e della società trasformano il Paese. E Padova si sta riscoprendo ai massimi livelli nazionali nel nuoto e in questo deve molto proprio a Musner.  

PASSIONE ED ENTUSIASMO. Nel 1977 il Comune, per motivi prevalentemente economici, decide di scindere il contratto che legava la Rari Nantes all'impianto della Paltana e affida la gestione all'Unione Nuoto Padova, società alla quale nel frattempo aveva aderito anche Dino Musner. E anche qui Musner ebbe modo di far fruttare le sue capacità e la sua grande passione. Si può ben dire che la sua sia stata una vita interamente dedicata... all'acqua! Atleti e collaboratori lo ricordano per la passione e l'entusiasmo con cui viveva il suo grande amore per questa disciplina e che sapeva trasmettere a tutti coloro frequentassero le piscine. "Dino oltre che tanti segreti di questa attività - dicono quanti lo ricordano con grande riconoscenza - ci ha insegnato anche che ogni ostacolo può essere superato con il lavoro e i sacrifici personali, uniti al volontariato e ad un'altra dote che lui aveva spontanea nel carattere e cioè l'indipendenza". Musner fu anche per un certo periodo allenatore della nazionale e nel 1981 ottenne la Stella del Coni al merito sportivo. Il suo ricordo rimarrà vivo non solamente negli atleti, ma anche in tutti gli sportivi della nostra città, per quanto ha saputo trasfondere oltre che nella pratica del nuoto soprattutto nella formazione e nell'educazione dei giovani, creando una vera e propria cultura sportiva.

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